60 famiglie al Tar per aumenti rette asili a Frascati

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Villa Aldobrandini
Vista di Villa Aldobrandini
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Vista di Villa Aldobrandini

Federconsumatori Lazio ha assunto l’incarico da 60 famiglie, circa 130 ricorrenti, per un ricorso amministrativo contro la deliberazione del Commissario Straordinario della Città di Frascati, Bruno Strati, relativamente all’aumento delle tariffe di iscrizione agli asili nido comunali di Grotte Portella e Via di Pietra Porzia e del servizio di scuolabus. Per Federconsumatori Lazio, infatti, “l’aumento delle tariffe scolastiche è un affronto alle famiglie che hanno avuto la buona sorte di veder presi i propri figli in una scuola pubblica. Inoltre, in una situazione gravissima crisi economica, quando sono le famiglie ad essere le più ”vessate” per aumento tariffe, diminuzione del lavoro e completo abbandono del welfare pubblico e dei servizi alla persona, un Comune che si permette di aumentare le tariffe dopo che i cittadini hanno fatto ”i conti a casa” per le spese obbligatorie e mensili, non rispetta minimamente il diritto allo studio e ad una vita dignitosa di chi non ha voce per urlare: le famiglie ed i bambini stessi”. L’Avv. Mauro Ermini spiega che “le ragioni dell’impugnazione risiedono nel fatto che il Comune di Frascati ha proceduto modificando i bandi originariamente emessi facendo, peraltro, menzione dell’aumento tariffario genericamente così contravvenendo al principio di affidamento dei genitori dei bambini frequentanti gli asili comunali nelle tariffe indicate nei relativi bandi, principio già consolidatosi al momento della presentazione della domanda di accesso al servizio. A ciò si aggiunga che il Comune ha agito con una generica previsione di jus variandi illimitato da parte della P.A. in ordine alla definizione delle tariffe in questione, violando altresì fondamentali principi amministrativi quali quelli di correttezza, lealtà, buona fede e retroattività” degli atti amministrativi oltre, infine, ad essere contravvenuto alle norme di cui all’art. 3 L. 241/1990 che disciplina la motivazione dei provvedimenti amministrativi nonchè di cui al D.Lgs. 267/2000 (c.d. ”T.U. Enti locali”)”. “Le casse dei comuni non possono sempre essere rimpinguate sulla pelle dei cittadini e delle fasce più deboli della societa”, conclude Luigi Agostini, presidente di Federconsumatori Lazio.