Dalla Asl Roma 5 i cittadini vogliono fatti non promesse

Flash mob di Cittadinanza Attiva a Palestrina per chiedere il potenziamento dell'ospedale prenestino e dei servizi socio sanitari sul territorio della Asl Roma 5

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Flashmob Ospedale Palestrina

“La nostra protesta è legata sì alle problematiche dell’ospedale di Palestrina, ma anche alle varie carenze presenti nel territorio gestito dalla Asl Roma 5. Gli annunci fatti da questi ultimi qualche giorno fa ritengo siano piuttosto generici. Non si parla di interventi legati alla mancanza dei cardiologi di notte, alla carenza di personale, ecc. La Tac dovrebbe arrivare in autunno, ma noi speravamo arrivasse entro due settimane, come sembrava. L’acquisto di quest’ultima e di altre attrezzature era infatti previsto ben 29 mesi fa. Speriamo comunque che quanto annunciato arriverà in tempi brevi. Al momento, abbiamo a disposizione “mezzo” ospedale e non si sa quando arriverà il nuovo personale. Le novità sul reparto analgesia ci fanno piacere, ma ci interessa anche avere cardiologi, ortopedici e tutto ciò che è necessario per soddisfare le utenze del territorio. Ci chiediamo inoltre se il laboratorio di analisi e la radiologia saranno riforniti di personale anche la notte. Sulla radiologia poi non ci è chiaro se verranno tolte delle cose (e non solo inserite, come detto). L’autunno è comunque lontano: mancano ancora 4/5 mesi e la situazione invece richiederebbe interventi urgenti. Se non ci fosse stata la presenza dei cittadini, del Sindaco, dei comitati locali e di Cittadinanzattiva in merito alla situazione dell’ospedale prenestino, siamo sicuri che non ci sarebbe stato questo potenziamento annunciato. Senza l’intervento civico, probabilmente, non ci sarebbe stata questo desiderio di rinnovare il nosocomio. Vanno bene i tempi tecnici, ma fino a quando non sarà tutto pronto le novità di cui parla la Asl le ritengo soltanto ‘belle speranze’”. Sono le parole di Stefano Fabroni, responsabile del Tribunale dei Diritti del Malato di Palestrina, a margine del flash mob di questa mattina, organizzato da Cittadinanza Attiva Subbiaco, Tivoli, Colleferro e Palestrina, per il potenziamento dell’ospedale prenestino Coniugi Bernardini e per denunciare quelle che i promotori definiscono come le gravi carenze strutturali e di personale insistenti sul territorio di competenza della Asl Roma 5. Alla manifestazione di questa mattina, che arriva dopo un braccio di ferro tra gli organizzatori e le autorità di pubblica sicurezza, in merito al suo svolgimento, hanno partecipato anche altre sigle associative del mondo sanitario locale. Tra gli intervenuti, attorniati da una forte presenza delle forze dell’ordine, qualcuno sottovoce ne sottolinea l’eccesso di presenze, “per una manifestazione che nasce nel modo più pacifico e democratico”, si registrano: Ina Camilli, del Comitato a Difesa dell’Ospedale di Colleferro, Angelo Mari, del Comitato Cittadinanza Attiva Tivoli, Subiaco, Colleferro e Palestrina, Sandro Sbrighi, sempre di Cittadinanza Ativa Colleferro, oltre allo stesso Fabroni. Presenti anche Antonio Janne del Comitato Preneste Onlus e Cristiana Polucci. I promotori annunceranno nei prossimi giorni luoghi e modalità con cui continuerà la mobilitazione civica.