Ristrutturazione casa, come superare le barriere architettoniche

Barriere architettoniche: a pagarne il prezzo più alto sono i disabili e gli anziani, che combattono ogni giorno per superare le barriere architettoniche.

0
380
barriere-architettoniche
Barriere architettoniche a via Roma di Pavona

Ristrutturazione casa, come superare le barriere architettoniche (per aiutare disabili e anziani)

Con la Legge di Bilancio 2021 sono state prorogati i bonus per la ristrutturazione della casa. In particolare, è stata rinnovato il Bonus Casa 110%, spesso chiamato Superbonus, che consente di abbattere molti dei costi sostenuti per l’efficientamento energetico e il miglioramento strutturale delle abitazioni, potendo richiedere sia lo sconto in fattura sia la cessione del credito. In questo modo, non c’è l’obbligo di anticipare la somma per poi ricevere il rimborso dall’Agenzia delle Entrate sotto forma di rate annuali.

Queste agevolazioni sono un’ottima occasione per rinnovare il parco edilizio del Paese, che, soprattutto nelle residenze condominiali, sente il peso di anni di mancate ristrutturazioni. Basti pensare che molti degli edifici delle grandi città sono stati realizzati prima degli anni ’80, non avendo tra le altre cose neanche l’obbligo di costruire l’ascensore se si avevano più di 3 piani. Ciò ha generato una serie di mancanze, soprattutto per l’accessibilità a queste strutture. E a pagarne il prezzo più alto sono i disabili e gli anziani, che combattono ogni giorno per superare le barriere architettoniche.

Le barriere architettoniche

Si definiscono barriere architettoniche tutti gli ostacoli, sia strutturali sia comunicativi, che non consentono gli spostamenti alle persone disabili o con limitate capacità motorie, come gli anziani o le persone che momentaneamente non riescono a camminare autonomamente.
A partire dal 1970, le normative si sono interessate al problema dell’abbattimento delle barriere architettoniche, con leggi che hanno obbligato a progettare luoghi pubblici con accessi per disabili e a imporre l’ascensore per tutti gli edifici con più di tre piani. Con la realizzazione di molti progetti anche la mobilità urbana è migliorata. Ci sono però ancora numerosi conflitti e molteplici aspetti da migliorare.

Il Decreto Semplificazioni, varato nel luglio 2020, ha modificato alcune norme che regolano la realizzazione di strutture e servizi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, soprattutto nei condomini, ma si tratta solamente di un primo passo, che deve sicuramente aiutare a smuovere innanzitutto le coscienze. I problemi più grandi infatti per l’installazione dell’ascensore sono generati da condòmini che si oppongono alla costruzione, vuoi per non contribuire alle spese, vuoi per disinteresse al servizio. Eppure facilitare l’accesso a persone con difficoltà motoria è un diritto riconosciuto. Inoltre, la presenza di numerosi edifici storici nel Paese, soprattutto quando si parla di luoghi che ospitano uffici pubblici, limita gli interventi strutturali, perché potrebbero danneggiare sia la stabilità della struttura sia il suo decoro.

Le soluzioni per superare le barriere architettoniche

Con le nuove disposizioni e con le agevolazioni del Bonus Casa dovrebbe essere un po’ più semplice poter installare un ascensore in condominio, perché la persona che ne ha bisogno potrebbe provvedere a proprie spese a farlo, rispettando le regole in termini di stabilità strutturale ed estetica. La soluzione più semplice, che richiede meno interventi sull’edificio è l’installazione di un ascensore esterno, che, nel caso fosse presente una corte interna, potrebbe essere installato lì e non essere visibile dall’esterno. Ci sono modelli, definiti miniascensori, che richiedono davvero poco spazio per essere installati, e non incidono sulla struttura. Basterebbe dunque progettare con attenzione e solidarietà, pensando al fatto che il benessere, se è condiviso con tutti, è ancora più sentito.