Con La Casa delle Luci ad Albano un nuovo modello di inclusione per l’autonomia dei disabili

Visita alla Casa delle Luci di Albano. Un modello innovativo per l'autonomia dei disabili basato sulla comunicazione intermodale con l'orizzonte del dopo di noi

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Lo“La persona con disabilità, con il suo diritto a comunicare e ad esprimersi, ad una vita indipendente, all’inclusione nella comunità, all’ottenimento e alla conservazione della massima autonomia e la piena abilità fisica, mentale, sociale e professionale, è al centro di ogni nostro progetto e attività”. Sono i principi e gli obiettivi che guidano l’azione della Fondazione La Casa delle Luci Onlus, presente anche ad Albano Laziale.

“Giorni Diversi”, è il nome del programma che gli operatori della Fondazione La Casa delle Luci Onlus stanno sperimentando presso la struttura di Albano Laziale, volto a incoraggiare e far sperimentare, a giovani ed adulti con disabilità comunicative gravi, associate a deficit sensoriali, fisici e cognitivi, week-end e brevi soggiorni di vita indipendente.

Ricreando una quotidianità familiare, i ragazzi seguiti con passione e professionalità dagli operatori, sperimentano in un tempo preciso e sempre uguale la convivenza con altre persone condividendo diverse attività domestiche, incrementando le loro capacità di socializzazione e  sviluppando l’autonomia. Tutto questo è possibile grazie alla presenza di operatori specializzati, sordi e udenti, capaci di comunicare con loro attraverso la LIS (lingua dei segni italiana) e altre forme di comunicazione aumentativa alternativa, secondo una metodologia multimodale, che rappresenta l’unicità di questa esperienza.

A La Casa delle Luci, diversamente dal contesto familiare, da altre strutture di residenzialità e dai centri diurni che questi ragazzi frequentano, tutti conoscono la LIS, e questo permette di superare facilmente le abituali difficoltà comunicative che causano in loro rabbia e frustrazione. In questo modo, la maggiore serenità – che rappresenta il principale esito della possibilità di una forma di comunicazione con cui esprimere le necessità e le emozioni di base – è il presupposto per poter lavorare con successo sulle autonomie secondo le abilità residue individuali dei partecipanti e accompagnarli gradualmente nel loro cammino verso una maggiore indipendenza; processo fondamentale per renderli pronti ad affrontare il difficile momento del distacco dalla famiglia (Dopo di noi).

“Con Giorni Diversi – sostengono dalla Fondazione La Casa delle Luci – abbiamo creato un ambiente attento e rispettoso delle diversità e delle necessità di chi è più fragile e ha difficoltà a relazionarsi con il mondo che lo circonda, perché a nessuno venga negato il diritto a una vita autonoma e libera”.

“Come tutte le nostre attività – continuano dalla Fondazione – anche i week-end di autonomia sono rivolti a piccoli gruppi, perché crediamo che sia importante seguire con attenzione ogni singola persona che trascorre del tempo con noi. La relazione personale e personalizzata è la base per stimolare e sviluppare la capacità espressiva, il benessere individuale, il senso di partecipazione, la condivisione e, quindi, per favorire e incrementare le capacità comunicative, obiettivo principale di tutte le nostre attività”.

Attualmente le attività di autonomia vengono offerte a 20 giovani tra i 19 e i 38 anni, tutti con disabilità gravi diverse tra loro, e sono strutturate per due gruppi di ragazzi, a seconda del grado di autonomia raggiunto.

Durante i fine settimana a La Casa delle Luci c’è un tempo per la cura di sé (lavarsi, vestirsi, un tempo per la cura degli altri (preparare il caffè, sistemare il giardino, fare la spesa, ed un tempo per la socialità (mangiare, giocare.

È un tempo volutamente routinario che inizia e finisce con un viaggio in treno con cui tutti i ragazzi si misurano sperimentando la loro autonomia di movimento. Da qualche tempo inoltre, oltre al treno ed alle tradizionali passeggiate, la Fondazione ha potuto mettere a disposizione dei ragazzi un pulmino, che ha reso ancora più comdo ed efficiente spostarsi in gruppo.

In tempi di pandemia, anche le attività della Casa delle Luci hanno subito inevitabili adattamenti. Ogni attività infatti, rispetta a pieno ogni norma di sicurezza inerente la sanificazione degli spazi e la dotazione dei dispositivi al personale ed agli ospiti, con l’accorgimento specifico delle mascherine trasparenti, dedicate alla comunicazione tramite Lingua dei Segni.

Abbbiamo visitato personalmente La Casa delle Luci di Albano, potendo apprezare l’atmosfera familiare ed il rapporto di empatia tra operatori e ragazzi, senza mai trascurare la professionalità di chi si fa carico di un servizio che rappresenta un modello nuovo di inclusione ed autonomia, unico sul nostro territorio.