Colloquio con Giuseppe Verri, a Lanuvio per unire arte e cucina

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Evento del 7 febbraio 2014
Evento del 7 febbraio 2014
Evento del 7 febbraio 2014
Evento del 7 febbraio 2014

Abbiamo incontrato Giuseppe Verri, artista e agriturista di Lanuvio, in occasione della preparazione di uno dei suoi eventi plurisensoriali che uniscono scultura, cibo e musica, in programma per il prossimo 7 febbraio.

Artista e agriturista. Come nascono queste due passioni che procedono nella tua vita di pari passo? Con il tempo che passa mi accorgo che sto facendo esattamente quello che ho sempre fatto: mangiare e creare. Sembra strano cercare , durante la propria esistenza, quello che ti piacerebbe fare. Invece poi, senza accorgetene, fai quelle cose a cui sei legato indissolubilmente. Mangio e mi piace mangiare da quando sono nato, ovvio , ma ho sempre reso unico il momento della nutrizione. E la passione di far star bene le persone che mi circondano mi ha indicato la strada della ristorazione.

Come descriveresti il rapporto tra arte e cucina? E’ un continuo scambio di ruoli, CUCINO ARTE, CREO CUCINA. Non c’è molta differenza tra cucina e arte. La cucina utilizza materiali e additivi diversi da quelli canonini: pietra, legno, ferro…..

La tua è una scultura materica, come mai la scelta della pietra leccese come materiale e dei materiali che usi in generale? Sicuramente due fattori hanno influenzato  l’utilizzo della pietra di Lecce principalmente nelle mie opere: la prima le origine Salentine, scolpire la pietra leccese mi riporta alle origini, una scultura a KM 0 dell’artista; la seconda è la stabilità della pietra.

Realizzi spesso sculture enormi, come mai questa scelta? Ha anche a che fare con i materiali che usi? Questa è una bella domanda a cui ancora non sono arrivato a dare una risposta certa. Sicuramente la mia statura e corporatura non proprio esile fa la sua parte. Accanto a la voglia di lasciare un gran segno del mio passaggio.

Nel tuo agriturismo organizzi anche attività artistiche, ce ne vuoi parlare? Come dicevo per me non c’è differenza tra cucina e arte. L ‘idea dell ‘agriturismo Casale della Mandria è quella di realizzare un centro dove tutte le arti si confondono in un unico piatto. Scultura, pittura, fotografia, teatro, cucina, performer, poesia…. Sono gli ingredienti giusti per rendere accogliente un posto. La strada è lunga , perché come un alunno va a scuola per imparare a scrivere e a leggere, io vado a scuola dalla vita per imparare a cucinare tutti gli elementi su esposti in un piatto unico nel suo genere: la SEMPLICITA’

Hai donato un quadro che rappresenta la sacra sindone al Beato Giovanni Paolo II, quale fu la reazione dell’allora Papa? Purtroppo non ho avuto l’onore di consegnare personalmente l’opera al Santo Padre. Mi hanno comunicato che era rimasto sorpreso dalla tecnica e dalla fattura. Ma il giorno in cui mi è giunta a casa una missiva, del Santo Padre, nella quale mi ringraziava del dono fatto e l’utilizzo della frase “ lei ha utilizzato dei minuti frammenti di roccia…” sono rimasto senza parole per la dolcezza e delicatezza con cui hanno trattato la mia opera.

Vuoi parlare dei tuoi progetti artistici attuali e di quelli futuri? Quali sono i prossimi appuntamenti? Di progetti, da buon ingegnere, ho pieni molti Moleskine. Ma quello che prevale su tutto è la voglia di rendere Il Casale della Mandria un vero centro d’arte. Creare un museo all’aperto dove la persona possa girare liberamente e fruire della visione di sculture, di ascoltare musica , di assistere ad una rappresentazione teatrale e perché no , una volta che ha saziato l’anima , potrà anche saziare il corpo con la cucina. A breve organizzerò concerti con cene. Invece per queste estate sto organizzando una rassegna di concerti musicale e rappresentazioni teatrali. Oltre al sogno di realizzare un Simposio di Scultura con 10 artisti internazionali.