“Oggi la Corte Costituzionale ha dimostrato di essere più avanti rispetto al legislatore, giudicando illegittime le norme che prevedono l’automatica attribuzione del cognome paterno ai figli.
Dopo tutto non è la prima volta che la Consulta aveva indicato come discriminatorio questo automatismo ed oggi, di fatto, torna a ricordarcelo.
Non si può parlare di parità e di pari responsabilità genitoriali senza affrontare questo arcaico nodo legislativo: la politica deve porvi rimedio e dimostrare maturità.
Abbiamo la possibilità di fare un ulteriore passo in avanti verso la realizzazione della tanto invocata uguaglianza dei diritti e non va sprecata. Ora si approvi velocemente la legge sul doppio cognome”. Così in una nota Benedetta Onori, Responsabile Famiglia e Pari Opportunità di Italia Viva in Provincia di Roma.