“A occhi ben aperti” di Francesca Guerrazzi

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Descrizione

A occhi ben aperti è la storia di due donne che combattono per affermarsi in un ambiente di soli uomini. Un racconto di amicizia, solidarietà, lotta agli stereotipi. In giro per il mondo, tra i tetti degli spalti e i circuiti da corsa, Pip e Diana sfideranno i fantasmi del passato, affronteranno ciascuna i propri ostacoli, e realizzeranno i loro sogni. Un romanzo appassionante molto singolare ambientato nel mondo delle corse automobilistiche, in particolare NASCAR e F1.

INTERVISTA

Ilaria Solazzo giornalista pubblicista e blogger ha intervistato per noi e per voi di “Meta Magazine” la scrittrice Francesca Guerrazzi autrice del libro “A occhi ben aperti”.

ILARIA – La scelta di questo titolo a cosa la si deve?
FRANCESCA – Adoro raccontare questa storia, principalmente perché la gente crede sia inventata e glielo si legge negli occhi, sebbene annuisca con finto interesse. Il titolo l’ho letteralmente sognato. Sono una persona che fa molti sogni e parecchio vividi, e me li ricordo tutti (o quasi). Una volta, quando l’idea di scrivere di “Formula Uno” aveva già bussato al mio cervello, ho sognato due fratelli, un ragazzo ed una ragazza, che correvano lungo un’autostrada vuota su una macchina sportiva. Ad un tratto, lui accosta ed afferra il volto di lei con delicatezza ed urgenza allo stesso tempo, poi le dice: ‘Keep your eyes wide open’ (Tieni gli occhi bene aperti). Perché in inglese? Non ne ho idea. Sta di fatto che il giorno dopo, quando io ho aperto gli occhi, mi sono allacciata la cintura e ho cominciato questa avventura.

ILARIA – Chi ha scelto la grafica di copertina?
FRANCESCA –  Inizialmente, volevo proporre un disegno che ha fatto un mio caro amico per me in onore del libro, poi Simona e Valentina, (i miei angeli custodi di Viola Editrice), hanno preso questo disegno e hanno trovato immagini che rendessero la stessa idea: inquadratura precisa, occhi di un colore specifico, un tratto distintivo che facesse intendere che quella sotto il casco fosse una donna. Dopo aver scelto la foto che vedete oggi in copertina, non avevo idea di come avrebbero messo insieme il resto. Quando ho ricevuto il file e ho visto la grafica (immagine, titolo, colori), ho pianto. Era semplicemente perfetta. Sportiva ma elegante, femminile, letale – perfetta.

ILARIA – Ci illustreresti le motivazioni che ti hanno spinta ad avventurarti in questo genere letterario?
FRANCESCA – In realtà, la motivazione è solo una: Giulia, una delle mie migliori amiche. Ci conosciamo dalla prima elementare ed abbiamo sempre condiviso tutto. Un giorno, forse all’inizio del 2019, lei mi scrisse un messaggio a proposito di un certo Charles Leclerc. Prima di allora, per quanto mi piaccia lo sport (principalmente equitazione, pallavolo e calcio), non avevo mai seguito la “Formula Uno” se non da bambina, quando i fratelli di mia madre prendevano possesso della TV a casa di mia nonna e facevano seguire il Gran Premio a tutti, volenti o nolenti. Poi, da quel messaggio sulla grande promessa della Ferrari, mi sono ritrovata in mezzo a questo circo pure io.

ILARIA – Ci sono tratti autobiografici nei protagonisti? O più semplicemente sono personaggi letterari che sono riusciti particolarmente bene?
FRANCESCA – Non volontariamente, né dal punto di vista fisico né caratteriale. Cioè, non ho mai scritto una frase di Piper, Diana o di altri pensando che fosse quello che direi o farei io. Ho cercato di immedesimarmi io nei personaggi, anziché essere il punto di partenza da cui crearli. È così che uno scrittore cresce come essere umano, secondo me. Se permetto a personaggi inventati da altri di modificare tratti della mia personalità, perché non dovrei permetterlo ai miei?

ILARIA – Come ti sei trovata a pubblicare con Viola editrice?
FRANCESCA – In un raptus di autostima, ho cominciato a mandare il manoscritto a varie case editrici per emergenti. Ho capito che Viola Editrice era la strada giusta per me quando mi hanno dato il benvenuto firmandosi ‘Scuderia Viola’, così è iniziata la nostra corsa. Per essere un’autrice emergente di neanche vent’anni (quando ho pubblicato il libro), è stato… giusto. Non ero nella posizione di pretendere più di quello che Viola Editrice così generosamente offre e, anzi, ho avuto più di quanto una ragazzina alle prime armi come me si sarebbe aspettata. Ho avuto una squadra vera. Gente sempre disponibile per un confronto, per un consiglio, professionisti che hanno saputo dare una prima forma di autrice alla vaga ombra di paroliera che ero. Sarò per sempre grata a tutto il team.

ILARIA – Se tu potessi fare un regalo all’umanità per cosa opteresti?
FRANCESCA – Pari opportunità d’istruzione, senza discriminazione di genere, razza, reddito o qualsiasi altra scusa ci si possa inventare per manipolare la cultura.

ILARIA – Il tuo scrittore straniero preferito chi è? E italiano?
FRANCESCA – La mia autrice straniera preferita è sicuramente Marcela Serrano, ho letto tutte le sue opere. Di italiano non leggo molto (colpevole!), ma direi Pirandello e D’Avenia, gli unici che mi abbiano davvero emozionato.

ILARIA – Quanti libri in un anno leggi? E quali generi prediligi?
FRANCESCA – Temo di non avere un numero preciso, sono una lettrice avida ma incostante. Potrei leggerne cinque in un giorno e poi non aprire più un libro per i seguenti due mesi. Per quanto riguarda il genere, direi tutti TRANNE il giallo in tutte le sue varietà. Chiedo venia, ma non riescono mai davvero a catturare la mia attenzione per più di due pagine, fatta eccezione per “La ragazza nella nebbia” di Donato Carrisi (lui è riuscito nell’impresa).

ILARIA – Vogliamo parlare anche delle tue prossime opere letterarie? Ne hai di nuove in cantiere?
FRANCESCA – Certo! Ce n’è una a cui sono molto legata e a cui sto lavorando da un po’ di mesi. È una novità per me, per una serie di ragioni: quadruplo punto di vista, bidimensionale (passato e presente) e ambientazione italiana. ‘Scrivi di ciò che conosci’… che gran cavolata! È molto più difficile, si ha più responsabilità, bisogna essere due volte più convinti di quello che si fa per risultare due volte più credibili.
Ho cambiato già tre idee a proposito di questo romanzo. Al momento abbiamo una divisione in due volumi, entrambi con doppio punto di vista lei/lui; il tutto è ambientato tra Como (la mia città del cuore) e Milano (la mia nemesi assoluta) e si svolge su due piani temporali altalenanti. Saprò gestire tutto questo? Non lo so. Lo scopriremo solo scrivendo! La mia unica costante, però, rimangono la mia amica Giulia e i suoi messaggi su Charles Leclerc.

Dove poter acquistare il libro online

https://www.ibs.it/a-occhi-ben-aperti-libro-francesca-guerrazzi/e/9788831250467

https://www.mondadoristore.it/A-occhi-ben-aperti-Francesca-Guerrazzi/eai978883125046/

https://www.amazon.it/occhi-ben-aperti-Francesca-Guerrazzi/dp/8831250469

https://www.lafeltrinelli.it/a-occhi-ben-aperti-libro-francesca-guerrazzi/e/9788831250467

Dettagli

Autrice: Francesca Guerrazzi.
Casa editrice: Viola Editrice.
Collana: Storie di vita.
Anno edizione: 2021.
In commercio dal: 1 luglio 2021.
Pagine: 296.
Tipo: brossura.
EAN: 9788831250467.

META MAGAZINE 2022 © RIPRODUZIONE RISERVATA

Questa intervista è stata rilasciata telefonicamente dalla scrittrice Francesca Guerrazzi alla giornalista pubblicista Ilaria Solazzo. Ne è severamente vietata la riproduzione o il riutilizzo anche parziale, ai sensi e per gli effetti della legge sul diritto d’autore (L. 22.04.1941/n. 633).