In Provincia di Roma si afferma il centrodestra

Turno amaro per il Partito Democratico ed il Movimento Cinque Stelle che perdono le roccaforti di Fiumicino e Pomezia

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Turno amaro per il Partito Democratico in Provincia di Roma. Se si escludono San Cesareo e Valmontone, realtà per la prima volta al voto con il sistema che prevede il ballottaggio, dove il Pd ha scelto di non presentare il simbolo, ma i suoi candidati a Sindaco si sono imposti in prima battuta, e Santa Marinella dove a farla da padrone è stato il sempre verde Pietro Tidei, nel resto delle città, soprattutto quelle più popolose, è stata una ecatombe per i dem.

Il centrodestra, confermando i risultati delle politiche e delle regionali, conquista Fiumicino e Pomezia con largo margine. Nella città aeroportuale è stata l’esperienza di Mario Baccini, ex ministro del governo Berlusconi di classe democristiana a porre fine all’era Montino, rinverdendo i fasti di Mario Canapini, altro esponente del CCD che aveva guidato la coalizione di centrodestra nei primi anni 2000 in comune.

A Pomezia è stata Veronica Felici, esponente cittadina di Fratelli d’Italia, ad aggiudicarsi la sfida tutta al femminile con Eleonora Napolitano del Pd e Stefania Padula del Movimento Cinque Stelle.

Nei restanti comuni saranno i ballottaggi a decretare i vincitori, ma anche li il centrodestra parte in vantaggio. A Velletri e Rocca di Papa infatti, Ascanio Cascella e Massimiliano Calcagni sono stati i più votati al primo turno. A sfidarli saranno il sindaco veliterno uscente Orlando Pocci ed il giovane Francesco De Santis, già esponente di Italia Viva.

Uscendo dall’area metropolitana di Roma la musica non cambia. Al terzo tentativo la destra riconquista Latina, con la straordinaria performance di Matilde Celentano, prima donna sindaco del capoluogo pontino, che umilia l’uscente Damiano Coletta con il 70% dei consensi. Anche a Terracina il centrodestra si afferma sfiorando il 60% con Francesco Giannetti, mentre ad Aprilia sarà ballottaggio tra centrodestra e civici, con il primo in netto vantaggio. Ballottaggio anche ad Anagni, con sempre il centrodestra avanti.

Guardando al voto di lista è Fratelli d’Italia a fare la voce grossa con avversari ed alleati, confermandosi primo partito regionale, con percentuali significative ovunque. Da segnalare l’affermazione della lista del Sindaco Baccini a Fiumicino che si piazza prima lista del centrodestra.

A sinistra si leccano le ferite, con un Pd che arretra, perdendo Fiumicino, mentre il Movimento Cinque Stelle è praticamente sparito dalla mappa dei comuni della Provincia di Roma, se pensiamo che fino a pochissimi anni fa governava: Roma, Guidonia, Civitavecchia, Pomezia, Marino e Genzano di Roma.

Il Terzo Polo si barcamena, restando sempre nel suo alveo naturale del centrosinistra, sfruttando il consenso personale di qualche suo esponente, vedi Fausto Servadio che a Velletri raggiunge l’8%, oppure come a San Cesareo, dove l’esperimento di San Cesareo Viva hottiene un ottimo risultato.

Nel Lazio dell’effetto Schlein non c’è traccia, e pensare che proprio il Pd laziale è quello che più e prima di tutti aveva investito sulla neo segretaria. A destra invece non c’è stato bisogno che i leader nazionali si spendessero in prima persona, segno che, a differenza di altre realtà, la classe dirigente, soprattutto di marca FdI ha un suo radicamento specifico su cui lavorare nei prossimi anni.