La visione di artisti contemporanei in un percorso ad ampio spettro tra diverse generazioni a confronto, attraverso un linguaggio popolare, una dialettica metropolitana che si nutre delle inquietudini e delle frenesie dei ritmi urbani.
Dalla scuola di Piazza del Popolo di Angeli, Festa e Schifano passando per Manera e Tamburro, fino a Martoriati, Leofreddi, Gioia e Capillari.
Un occhio al regista e fotografo iraniano Saeid Shahparnia, fino Concetto Pizzati and Ray Marutau.
Nel linguaggio pop urbano troviamo Maupal, Airoh e Lagasse, l’americano Dillon Boy ed il tedesco Mighaweddin.
Spazio alle sculture di Porelli e Di Nozzi e i mosaici di De Vito.
Spazio ai giovani italiani Palozzi, Petruzzi, Cozzi e Santicrí.
Non può mancare, infine, Andy Warhol, “super partes”, a scandire il tempo prima e dopo, dagli anni ’60 fino ai giorni nostri.
La mostra POP TIME rimarrà aperta, dal 25 maggio fino al 30 giugno 2023, a Roma, in via Nomentana 425/A.