Uno degli alleati principali in cucina è la lavastoviglie, indispensabile per facilitare la vita di tutti i giorni e prezioso per chi non ha tempo da dedicare alla pulizia di piatti, pentole e posate. La lavastoviglie richiede una manutenzione minima, che però va eseguita periodicamente allo scopo di estenderne l’efficienza nel tempo. Spesso non si presta la giusta attenzione all’uso della lavastoviglie, trascurandone la manutenzione, una negligenza che potrebbe causare danni all’apparecchio, l’usura prematura e la diminuzione delle sue performance.
Per evitare che questo accada, forniremo nei seguenti paragrafi alcuni consigli molto utili che vi aiuteranno ad avere una corretta cura della lavastoviglie.
Il primo avvio della lavastoviglie: ecco cosa fare
Il primo lavaggio di una lavastoviglie nuova deve essere preceduto da una verifica della durezza dell’acqua. Si tratta della presenza di calcio e magnesio, responsabili della formazione di calcare all’interno delle componenti dell’elettrodomestico. Nel caso in cui non fosse possibile valutare in modo ottimale la durezza dell’acqua, sarà bene regolare autonomamente il suo livello nella lavastoviglie oppure contattare l’ente che gestisce il servizio idrico.
Il prossimo passaggio è l’inserimento del sale nel serbatoio della lavastoviglie, necessario per rendere più dolce l’acqua. Gli ultimi apparecchi sul mercato presentano un indicatore del livello di sale che rende più semplice capire quando inserirlo nuovamente. Insieme al sale è fondamentale riempire anche il serbatoio del brillantante, che permette all’acqua di scorrere più facilmente tra le stoviglie. Di solito, il brillantante va inserito fino a un massimo di 100 ml, quindi sarà buona norma eliminare la parte eccedente per non rischiare un lavaggio malriuscito.
Terminati questi passaggi iniziali si potrà procedere con l’avvio del primo lavaggio, utile altresì per eliminare i cattivi odori rilasciati dalla gomma e dalla plastica all’interno dell’elettrodomestico.
Manutenzione lavastoviglie: perché è importante e in cosa consiste
A prescindere dalla tipologia di lavastoviglie, che sia ad incasso, a libera installazione o integrata totale, è necessario effettuare periodicamente una corretta manutenzione per evitare che si rovini in breve tempo. La lavastoviglie non richiede una pulizia giornaliera, ma con il passare del tempo e con un utilizzo frequente può accumulare calcare, muffe e funghi compromettenti per il suo funzionamento.
La manutenzione della lavastoviglie richiede come primo passaggio una pulizia mensile a massime temperature e con l’ausilio di un cura lavastoviglie. Quest’ultimo è un prodotto semplice da usare e con un’elevata azione pulente, che non agisce solo sulla superficie interna della lavastoviglie ma riesce ad arrivare fino allo scarico. Ciò permette di eliminare in un solo ciclo di lavaggio tutti i residui di grasso, il calcare sulle pareti e gli eventuali cattivi odori.
Il secondo passaggio di pulizia riguarda il filtro della lavastoviglie, che può accumulare rimanenze di cibo dopo il lavaggio di piatti e pentole. È sufficiente lavarlo sotto acqua corrente aiutandosi con uno spazzolino da denti e poi riposizionarlo all’interno della lavastoviglie.
Nel terzo passaggio è opportuno verificare la quantità di sale nell’addolcitore e quella di brillantante nel suo apposito serbatoio. Solitamente, quando il livello è troppo basso, si accendono due spie sul display che indicano l’urgenza di ricaricare entrambi i prodotti.
Non bisogna tralasciare l’importanza del corretto caricamento della lavastoviglie e della scelta del ciclo di lavaggio più adatto. In genere, la modalità ECO è la soluzione che permette di risparmiare maggiormente su acqua ed energia, ma è anche quella che richiede più tempo.
In ogni caso, quando si hanno dubbi su come pulire o riparare la propria lavastoviglie, è sempre meglio consultare il libretto delle istruzioni o ancora meglio contattare uno specialista in modo da evitare possibili penalità
