Tutelare i più piccoli, non è un optional, ma il primo passo verso una autentica cultura della vita che, necessariamente deve coinvolgere anche lo sport.

La cronaca, in tempi recenti, si è purtroppo riempita di notizie riguardanti gli abusi sui minorenni in campo sportivo. Il caso Nasser, il medico della Nazionale USA di ginnastica artistica che in venti anni di attività federale ha abusato sessualmente di oltre 500, (si, avete letto bene cinquecento!) ragazzine ha scoperchiato un vaso di Pandora che, omertà, paura di denunciare, timore di essere esclusi da competizioni importanti, soggezione verso personaggi considerati intoccabili, avevano pwer anni tenuto saldamente sigillato. Anche l’Europa e  l’Italia, purtroppo ma inevitabilmente, sono state trascinate in questo torbido vortice, scoprendo una realtà che per troppo tempo era stata sottaciuta. L’elenco degli allenatori e dei tecnici di svariate discipline, coinvolti in casi di abuso, cresce giorno dopo giorno e si moltiplicano i processi penali in cui, al di la della Giustizia Sportiva, questi “signori” sono protagonisti loro malgrado. L’aspetto positivo è che si è trovata la forza e il coraggio di denunciare, a differenza del passato, dove tutto scivolava via, lasciando per terra vite spezzate e infanzie e giovinezze distrutte. A fianco delle vittime di abusi è scesa in campo Change The Game, l’associazione di volontariato fondata dalla giornalista Daniela Simonetti che combatte questo crimine, sostenendo le vittime e fornendo loro tutto il supporto legale, psicologico e affettivo necessario per intraprendere un percorso che parte dalla denuncia del torto subito, alla ricostruzione, a volte difficile, di una esistenza segnata da questa terribile esperienza. Stefano Sette, dirigente a allenatore dell’Albano calcio a 5, il primo club di Futsal dei Castelli Romani che dal 1996 abbina sport e impegno sociale, ci racconta la decisione della sua società di avviare una collaborazione con l’Associazione di Daniela Simonetti.

Da sempre siamo stati sensibili sull’argomento. La salvaguardia dei nostri atleti, e in particolar modo di quelli più piccoli, è sempre stata la priorità della nostra azione educativa e sportiva, Lo sport ha senso se, sul territorio, diviene una vera e propria agenzia educativa, in grado di collaborare con le famiglie, la scuola, le istituzioni, per realizzare quel luogo sano e sicuro dove i piccoli atleti possano crescere come cittadini di domani e giocatrici e giocatori di oggi.” Sette continua: “Anche per questo abbiamo colto al volo l’occasione che ci è stata data dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC quattro anni fa, quando ci è stato proposto di entrare a far parte del Progetto, allora sperimentale, sulla Tutela Minori. Una esperienza di assoluto rilievo che ha visto una delle nostre risorse più qualificate, mettersi a disposizione del SGS, entrando a far parte del Team che nelle ultime due stagioni ha curato il progetto a livello federale, in tutta la regione. E adesso siamo pronti a fare un ulteriore salto di qualità in questo ambito. Aver conosciuto Change The Game, nelle persone di Daniela Simonetti e Giulia Pairone ci ha aperto un mondo, e ha toccato le corde della nostra sensibilità e del nostro impegno. Dalla stagione 2024/2025 adotteremo nel nostro Club i Codici di Comportamento per Allenatori e Istruttori che Change The Game ha voluto condividere con noi. Sono un lavoro importante, completo, basato sull’esperienza del Manchester City, quando anche a Londra furono scoperti casi di abuso. E’ un ulteriore, significativo, passo sulla via della prevenzione, che è la strada principale da percorrere per assicurare ai nostri giocatori e alle nostre giocatrici un ambiente sano, sicuro e accogliente dove uscire con lo stesso sorriso con il quale si è entrati.”