Arsial e Università della Tuscia, al via Campagna di Monitoraggio della Biodiversità Entomologica

La ricerca si concentra principalmente sull'identificazione dei vettori della flavescenza dorata, una grave patologia della vite, riscontrata in diverse regioni italiane

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Velletri

Arsial e l’Università degli Studi della Tuscia, nell’ambito delle loro attività sperimentali, hanno avviato una campagna di monitoraggio della biodiversità entomologica, nel vigneto dell’azienda sperimentale di Velletri. Nello specifico, il progetto mira a campionare gli Auchenorrhyncha, cicaline tipiche del vigneto, note come indicatori biologici e potenziali vettori di patologie della vite.

La ricerca si concentra principalmente sull’identificazione dei vettori della flavescenza dorata, una grave patologia della vite, riscontrata in diverse regioni italiane. Tra i vettori oggetto di studio, oltre al ben noto Scaphoideus titanus, sono incluse numerose specie di insetti, che in determinate condizioni pedoclimatiche possono compromettere seriamente la produzione vitivinicola: l’Orientus ishidae, l‘Allygidius spp., la Dictyophara europaea, il Neoaliturus fenestratus, il Phogotettix cyclops, e il Psammotettix spp. Le attività di monitoraggio, condotte in notturna, sono realizzate da un gruppo di lavoro “ad hoc”, coordinato dal Prof. Stefano Speranza del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (Dafne) dell’Università della Tuscia, coadiuvato da tecnici Arsial.

“Arsial è coinvolta con l’Università della Tuscia,” ha commentato il Commissario Straordinario di Arsial Massimiliano Raffa “in attività sperimentali incentrate sul contrasto di una patologia molto grave della vite, come la flavescenza dorata. La ricerca e l’innovazione, unite alla promozione di best practice agricole, sono parte integrante della nostra mission, mirata allo sviluppo, ma anche alla tutela della biodiversità e dell’ambiente naturale. In questo progetto, la partnership con l’università della Tuscia ci consente di coniugare il sapere accademico con l’esperienza pratica, creando sinergie che favoriscono soluzioni innovative e rispettose dell’ecosistema”.

Il Prof. Stefano Speranza, coordinatore del progetto per l’Università della Tuscia, si è soffermato sulle caratteristiche del vigneto sperimentale Arsial di Velletri, ritenute: “uniche nell’ambito della viticoltura laziale. La presenza di vitigni di rilevanza nazionale, oltre agli autoctoni, e la corretta gestione fitosanitaria dei tecnici Arsial, permettono a noi ricercatori di valutare con chiarezza la biodiversità presente in situ/loco”.

I risultati dello studio saranno presentati all’Università della Tuscia e discussi in una tesi di laurea il prossimo ottobre. La campagna di monitoraggio è un’iniziativa di grande utilità, che contribuirà a migliorare sensibilmente le conoscenze in nostro possesso, riguardo le popolazioni di insetti vettori presenti nei vigneti del nostro territorio. Il progetto, integrando aspetti scientifici, educativi e pratici, punta a rafforzare la resilienza della viticoltura locale di fronte alle sfide poste dalle patologie della vite, contribuendo a preservare l’eccellenza e la tradizione del settore vitivinicolo regionale.