Dipinti, acquarelli, sculture e qualche inedito nella mostra più completa, dedicata a Fernando Botero, mai realizzata a Roma. A Palazzo Bonaparte, in Piazza Venezia, l’esplosione della forma realizzata dall’amatissimo artista colombiano, recentemente scomparso, invade i sensi.
La sontuosità dell’universo femminile è restituita con colori sgargianti ed effetti tridimensionali in opere di medie e grandi dimensioni. Non è sinonimo di sensualità o di estetica naïf, non è mai la realtà in sé ma l’esistente rivestito dell’ambiguità iperrealista di stampo sudamericano. Il susseguirsi delle opere, la musica colombiana in sottofondo, le luci a tracciare la rotta dell’esposizione, tutto concorre a realizzare la suggestiva immersione nell’universo boteriano. Si comincia con le riproduzioni dei grandi dipinti classici, per poi concludere con la parte maggiormente sperimentale, passando per la serie di Abu Ghraib su cui il figlio di Botero sottolinea: “Oggi ci ricordiamo delle torture di Abu Ghraib grazie ai dipinti di Botero. Come ci ricordiamo del bombardamento durante la guerra civile spagnola perché Picasso dipinse Guernica”.
È un lascito profondo, radicato, insopprimibile. D’altronde “L’arte è una tregua spirituale e immateriale dalle difficoltà della vita“.
Info: https://www.mostrepalazzobonaparte.it/index.php
