Rendite catastali più alte per chi si è cullato sul Superbonus

Interventi per le famiglie e più fondi per la sanità

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Palazzo Montecitorio
Palazzo Montecitorio Camera dei Deputati

Rivedere le rendite catastali di chi ha usufruito del Superbonus, questo è quanto ha annunciato il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in vista della manovra 2025. Il ministro ha proposto un aggiornamento delle rendite catastali , ricalcolando quelle di chi ha migliorato il valore degli immobili con l’aiuto dei vari bonus. Il ragionamento alla base della misura è che, avendo ricevuto agevolazioni fiscali, migliorando la qualità e il valore del proprio immobile, sia giusto per i proprietari contribuire con una rendita più alta, per garantire maggiore equità nel sistema fiscale. Nessuna penalizzazione, si tratta di ‘’giustizia fiscale’’, come ha sottolineato il titolare del Tesoro alla Camera: ‘’Chi ha avuto l’opportunità di sfruttare agevolazioni fiscali per migliorare la qualità e il valore del proprio immobile, deve contribuire in proporzione.’’ Così viene delineato il piano per l’efficientamento fiscale, che includerà interventi specifici per contrastare il fenomeno delle ‘’case fantasma’’, ovvero immobili che esistono fisicamente ma non risultano registrati al Catasto. Negli ultimi anni questo fenomeno ha creato una distorsione fiscale e una disparità tra chi paga regolarmente le tasse e chi riesce a sfuggire alla tassazione, sfruttando le irregolarità amministrative. ‘’Un problema di giustizia sociale’’, come lo ha definito Giorgetti, che deve essere risolto. Il duplice scopo che la proposta del ministro mira a raggiungere, è il miglioramento dell’equità della tassazione e il recupero del gettito fiscale grazie all’emersione di immobili non censiti o irregolari, ‘’Se si individuassero dei furbetti -ha detto il ministro- ‘’ci saranno più risorse a beneficio anche dei Comuni’’.

Interventi per le famiglie e più fondi per la sanità

Chiudendo il ciclo di audizioni sul Piano strutturale di bilancio, presentato al vaglio dell’Aula di Camera e Senato, il ministro Giorgetti definisce il documento “ambizioso ma realistico”, annunciando che ‘’nel 2027 l’Italia rientrerà dalla procedura d’infrazione.’’
Alla base della strategia di governo ci sono come parole d’ordine ‘’stabilità della finanza pubblica e prudenza’’. Relativamente alla manovra 2025, ribadisce :‘’Sarà una manovra che taglierà le spese e non aumenterà le tasse. Sacrifici per tutti, ha precisato Giorgetti e ‘’non solo per gli operai o i negozianti sottoposti alla concorrenza assidua e snervante da parte di Internet’’. Tale orientamento di politica economica ha già portato i suoi frutti. ‘’L’approccio di questa manovra correttiva è che beneficiamo del nostro comportamento virtuoso e utilizziamo questi 9 miliardi che vengono messi a disposizione per il taglio strutturale del cuneo per i redditi medio-bassi’’. Le priorità confermate dall’Esecutivo, rimangono dunque, il taglio del cuneo fiscale e l’accorpamento dei tre scaglioni Irpef, l’aumento dei fondi destinati alla sanità pubblica e ancora, le misure a favore della natalità e delle famiglie. Arrivano chiarimenti e rassicurazioni anche in fatto di accise: ‘’L’allineamento delle accise è reso obbligatorio da impegni europei che dovremo calare gradualmente nella realtà: ci sarà una riduzione sulla benzina e un innalzamento sul gasolio, cercando di evitare contraccolpi per le categorie che lo utilizzano per scopi professionali. ‘’