Economia, Folgori (Feoli): “Governo scongiuri aumento diesel”

"Come Federazione Europea Operatori della Logistica Integrata esprimiamo perplessità sull'aumento del costo del carburante diesel"

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“Come Federazione Europea Operatori della Logistica Integrata esprimiamo perplessità sull’aumento del costo del carburante diesel. Apprendiamo dell’intenzione del governo di procedere al riallineamento delle imposte fisse imposte alla pompa per benzina e diesel. Oggi lo scarto è di 11,1 centesimi: 62 contro 73. Dalle bozze in circolazione, il riallineamento sarà spalmato in 5 anni, con un incremento di un euro o un euro e mezzo ogni anno. Il provvedimento porterebbe indubbiamente ingenti entrate allo Stato, ma rischia di essere fortemente penalizzante per famiglie e imprese. I motori diesel sono numericamente più numerosi di quelli a benzina e la diffusione dell’ibrido e della propulsione elettrica va a rilento anche a causa degli alti costi di queste autovetture che scoraggiano nuclei familiari e piccoli e medi imprenditori. Aumentando il costo del diesel di 1 centesimo e mezzo a litro e da qui a cinque anni di oltre 11 centesimi al litro, si rischia di far ricadere sulle imprese, in particolare su quelle di trasporto e di trasporto ultimo miglio, un peso economico gravoso in un periodo in cui l’economia andrebbe spinta incentivando i consumi. Invece l’aumento del carburante diesel si scaricherà sui consumatori della filiera dell’e-commerce e sui consumatori delle merci che viaggiano su gomma e che in Italia sono la stragrande maggioranza. L’aumento del diesel poi fiaccherà anche il potere di acquisto delle famiglie che possiedono auto con quel tipo di motore e che dovranno sostenere costi maggiori per fare il pieno senza potersi permettere la sostituzione della loro auto con una ibrida”. Lo dichiara Enrico Folgori, presidente di Feoli (Federazione Europea Operatori della Logistica Integrata).