Graduatorie forze dell’ordine, Silvia Pispico chiede lo sblocco

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La segretaria di Fli provincia di Lecce Silvia Pispico.
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La segretaria di Fli provincia di Lecce Silvia Pispico.

Concorsi bloccati nel comparto delle forze dell’ordine, graduatorie immobili. Centinaia di allievi e aspiranti professionisti messi in ‘stand – by’ da un apparato burocratico inefficiente. Sì, ma a che prezzo? “Enorme – commenta la segretaria di Fli Lecce, Silvia Pispico – sia dal punto di vista prettamente economico, considerati i costi sostenuti dai privati in sede di preparazione ad un concorso pubblico, sia dal punto di vista della sicurezza garantita al cittadino che attualmente non può contare su organici sufficientemente corposi. Nessuna azione politica, fino a questo momento, è stata tesa a rimediare ai numerosi tagli che hanno quasi messo in ginocchio un intero settore, privandolo di risorse e mezzi”.

L’annoso problema si ripete, identico, per tutti i comparti: dall’ Arma dei Carabinieri alla Polizia di Stato, dalla Penitenziaria alla Guardia di Finanza. E’ un’anomalia tutta italiana, come sottolinea la segretaria di Fli che pungola il governo di Matteo Renzi: “Quest’esecutivo così attento ai tagli nella pubblica amministrazione e votato al contenimento della spesa pubblica ignora, però, le soluzioni più semplici. Quelle a portata di mano che permetterebbero un reale risparmio per il cittadino”.

La prima, più immediata, è data proprio dallo scorrimento di tutte le graduatorie incomprensibilmente bloccate. “Bandire nuovi concorsi, senza dare seguito alle gare già espletate, è un’azione inutile e doppiamente nociva – spiega la segretaria di Fli Lecce -. Non posso fare a meno di sollecitare un intervento politico unitario capace di risolvere, una volta per tutte ed un’unica soluzione, questa situazione assurda che impedisce a centinaia di persone già preparate di servire il Paese. Ed il tutto a costo zero”.

La proposta della Pispico corre di pari passo con la necessità di sbloccare anche i tetti salariali per i professionisti del settore, lavorando di concerto con il governo per trovare le risorse necessarie. Ma c’è di più. Non è trascurabile, infatti, anche lo scarso ricambio generazionale che contraddistingue gli organici delle forze dell’ordine. “Lo sblocco delle graduatorie garantirebbe quell’iniezione di gioventù davvero indispensabile in un mestiere del genere – aggiunge Silvia Pispico – . E la necessità di rimpolpare le fila di poliziotti, finanzieri e carabinieri si rende ancora più evidente anche in vista del prestigioso evento dell’Expo 2015 in occasione del quale, peraltro, lo stesso ministro dell’interno, Angelino Alfano, ha presentato il protocollo «Milano Expo 2015-Mafia Free» annunciando lo sblocco del turn over che subirà una deroga del 55 per cento”.

Se qualcosa però si è sbloccato per i 512 aspiranti poliziotti che attendevano di prendere servizio, pur essendo risultati idonei ma non vincitori dell’apposito concorso, è stato per merito di una battaglia politica e sindacale. “Abbiamo già ottenuto un importante ed inaspettato risultato – puntualizza la segretaria Fli – e ora dobbiamo bissare il successo garantendo il medesimo diritto ai colleghi degli altri comparti, a partire dagli allievi della Guardia di Finanza”.

Il concorso per la Finanza, bandito nell’aprile 2012, ha riservato infatti un’amara sorpresa: dalle graduatorie risulta che si potranno arruolare solo 327 ragazzi su 769. Concluse le procedure di selezione, è avvenuta la presa in carico degli idonei vincitori in 2 aliquote ma, a causa dell’esiguità di risorse finanziarie, l’incorporamento dei vincitori è stato scaglionato in più anni. Il 23 ottobre 2013 è stata avviata al corso di formazione per allievi finanzieri una prima aliquota di 327 vincitori. Mancano da avviare al corso di formazione, quindi, la restante parte di allievi vincitori (310 unità), la seconda aliquota da rendere disponibile per la ferma quadriennale nelle forze armate (113 unità) e gli idonei non vincitori in soprannumero (769 unità).

“Stiamo battendo ogni strada possibile per superare questa impasse – racconta Silvia Pispico – ed il 3 settembre io e Michele Oliviero, segretario provinciale di Roma del sindacato Spir, siamo stati convocati presso il Senato della Repubblica proprio per affrontare questa problematica insieme ai senatori del Pd e da loro abbiamo ottenuto un riscontro positivo: la senatrice Pezzopane si è dichiarata disponibile a presentare un apposito emendamento legislativo. E’ necessario, però, muoverci unitariamente perché solo superando gli steccati politici riusciremo a strappare un risultato”.