Paolo Vallesi ritorna con un nuovo album di inediti

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Paolo Vallesi

A circa dieci anni dall’ultimo album di inediti, torna Paolo Vallesi con il singolo “Il bello che c’è” (ANTEPRIMA VIDEO), preludio al nuovo album che uscirà a fine ottobre. Meta Magazine ha voluto ascoltare i perchè di questo rientro sulla scena musicale.

Paolo, perchè questo rientro con un nuovo album?

“Io direi piuttosto come mai tanto silenzio? In questi anni non ho trovato in ciò che scrivevo la necessaria qualità ed i necessari contenuti che secondo me meritassero di essere proposti al pubblico. Non ostante ciò mi sono dedicato ad altre produzioni, lanciando giovani artisti e scrivendo colonne sonore. Oggi che ho trovato qualcosa di convincente da proporre mi ributto nella mischia con questa nuova sfida”.

Il nuovo lavoro è stato preceduto dal singolo “Il Bello che c’è”: che caratteristiche hanno i tuoi nuovi brani?

“L’album conterrà 12 brani inediti, che esaltano l’elettronica come fondamentale componente della musicalità”.

Tra i 12 brani ce ne sono due che richiamano il tuo impegno con la Nazionale Cantanti; ce li puoi ricordare?

“Certo, uno è un duetto con Rino Gattuso, ed un altro è stato composto in collaborazione con Enrico Ruggeri”.

Sei tra i fondatori della Nazionale Cantanti che da oltre 30anni lavora nel campo della solidarietà: hai un sogno per cui vorresti che questa esperienza vada ad occuparsi di una tematica o di un problema specifico che ancora non ha toccato?

“Beh, la Nazionale Cantanti, tutto ciò che attorno ad essa si muove e vive rappresenta certamente qualcosa di importante. A livello sportivo, se prima sgomitavo per entrare in campo, ora, insieme a chi come me sin dall’inizio ha visto nascere questa esperienza, lotto per sedere in panchina, visti gli anni che passano. La cosa più importante che vorrei è la possibilità di lasciare qualcosa di concreto che possa ricordare tangibilmente l’opera sociale della Nazionale Cantanti anche dopo che la mia e quella di altri, presenza negli anni andrà scemando. Fortunatamente a rinnovare l’impegno di questa associazione ci sono nuovi e giovani artisti, bravi anche in campo, che non ci fanno certo rimpiangere”.

C’è un progetto sociale a cui ti senti particolarmente legato?

“Proprio con la Nazionale Cantanti, ed altre realtà del mondo del terzo settore e del volontariato, In particolare stiamo lavorando a Roma, alla costruzione di quello che si chiamerà Parco della Mistica. Cioè la costruzione in un area ad alto valore paesaggistico ai margini del Grande Raccordo Anulare, di una serie di strutture atte ad ospitare una serie di progetti volti tutti alla cultura della legalità, dell’inclusione sociale, della non discriminazione della diversità, della cura e del rispetto dell’ambiente. Questo credo e auspico sarà il lascito più tangibile della Nazionale Cantanti, per cui potremmo dire di aver edificato qualcosa di bello ed importante, grazie non solo al nostro impegno nella promozione di certi valori, ma a tutto ciò che attorno alle nostre iniziative si è mosso, a partire dall’affetto e dalla passione del pubblico e delle persone che da sempre ci segue con passione”.