Comitato Scuola Lariano contro il Consiglio di Istituto locale

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Scuola Media Achille Campanile di Lariano
Scuola Media Achille Campanile di Lariano
Scuola Media Achille Campanile di Lariano
Scuola Media Achille Campanile di Lariano

“Il Consiglio di Istituto ancora più sordo e lontano dai problemi delle famiglie di Lariano – inizia così la nota del Comitato Scuola Lariano che riceviamo e pubblichiamo. Dopo la montagna, la collina del Consiglio d’Istituto ha partorito un topolino ancor più insignificante del Comune: il divieto del pasto da casa. Un atto insensibile e irrispettoso – prosegue il comitato – senza alcun presupposto di qualsivoglia natura. Per giusta informazione, lo scorso anno, dopo un piccolo referendum che ha coinvolto noi genitori, la maggioranza della famiglie si è espressa a favore del pasto da casa. Tutto è andato bene. Quest’anno, con un atto unilaterale, senza confronto e partecipazione, è stato votato contro, dalla maggioranza del consiglio, sebbene alcuni dei membri si fossero espressi a favore! Perchè? Impossibile dirlo! Una sola cosa è certa… è stato leso un diritto democratico sancito dalla Costituzione: LA LIBERTA’. Siamo per il rispetto delle regole – ancora il Comitato Scuola Lariano – e delle norme, ma la disobbedienza civile ad una decisione ingiusta ed anticostituzionale, rappresenta un grande valore educativo per non rimanere zitti e non subire soprusi, anche per il futuro dei nostri figli. Non vogliamo accusare nessuno, ma tantomeno essere presi in giro in questo modo. Abbiamo chiesto risposte sia al Comune sia al Consiglio di Istituto, ma abbiamo ricevute porte chiuse da entrambi: al Comune abbiamo solamente chiesto tariffe congrue alla realtà economica del nostro paese in linea con quella dei paesi limitrofi e che rispecchi le soglie di povertà stabilite dall’ente ISTAT, ma abbiamo ricevuto come risposta solo 20 centesimi di sgravio, ossia circa 4 euro al mese….; al Consiglio di Istituto – si avvia alla conclusione il Comitato – abbiamo chiesto di venirci incontro temporaneamente ripristinando in modo temporaneo il pasto da casa, in attesa di una soluzione decente da parte del Comune. Ma anche in questo caso abbiamo ricevuto risposta negativa, avendo votato 11 su 4 contro il ripristino stesso, seppur temporaneo. Siamo francamente delusi e soprattutto sorpresi da questa indifferenza da parte degli organi competenti, chi per un verso chi per un altro. Ma non abbiamo perso la speranza, tantomeno la grinta – si conclude così la nota e la determinazione. Grazie da parte di tutti noi”.