Zagarolo, cibo e fede, la tolleranza nasce dalla tavola

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Foto di gruppo con le mamme degli studenti e le autorità scolastiche, istituzionali e religiose a Zagarolo
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Foto di gruppo con le mamme degli studenti e le autorità scolastiche, istituzionali e religiose a Zagarolo

Martedì 1 Dicembre i ragazzi della scuola secondaria dell’Istituto scolastico Rita Levi Montalcini di Valle Martella hanno completato e presentato un progetto che ha preso spunto dal libro di Don Paolo Sartor, “Mangiare da Dio”. Nel volume vengono raccolte cinquanta ricette che hanno accompagnato in duemila anni di storia la cultura gastronomica cristiana. Dallo studio del libro, le mamme hanno affiancato i ragazzi in un percorso formativo culturale e la palestra dell’Istituto si è trasformata per un giorno in un “Expo” culinario. Pane, zuppe, carne, sformati e dolci: il tutto per comprendere appieno che il cibo unisce e genera tolleranza.

Il padrone di casa, il Dirigente scolastico Carlo Zichella, è stato affiancato da tutti gli insegnanti e le mamme degli alunni. Sono intervenuti il sindaco di Zagarolo, Lorenzo Piazzai, l’assessore alla cultura e alla pubblica istruzione, Emanuela Panzironi, il Vescovo Domenico Sigalini e il vice parroco di Valle Martella, Don Milton.

Di seguito il comunicato stampa completo:

“Cibo e fede, la tolleranza nasce dalla tavola. Nell’Istituto Rita Levi Montalcini di Valle Martella va in scena il gusto abbinato alla religione – inizia così il comunicato dell’ufficio stampa del Comune di Zagarolo. Martedì 1 Dicembre i ragazzi della scuola secondaria dell’Istituto scolastico Rita Levi Montalcini di Valle Martella hanno completato e presentato un progetto che ha preso spunto dal libro di Don Paolo Sartor, “Mangiare da Dio”. Nel volume vengono raccolte cinquanta ricette che hanno accompagnato in duemila anni di storia la cultura gastronomica cristiana. Dallo studio del libro, le mamme hanno affiancato i ragazzi in un percorso formativo culturale e la palestra dell’Istituto si è trasformata per un giorno in un “Expo” culinario. Pane, zuppe, carne, sformati e dolci: il tutto per comprendere appieno che il cibo unisce e genera tolleranza. Il padrone di casa, il Dirigente scolastico Carlo Zichella, è stato affiancato da tutti gli insegnanti e le mamme degli alunni. Sono intervenuti il sindaco di Zagarolo, Lorenzo Piazzai, l’assessore alla cultura e alla pubblica istruzione, Emanuela Panzironi, il Vescovo Domenico Sigalini e il vice parroco di Valle Martella, Don Milton. “Essere qui con i ragazzi, le loro mamme, il Dirigente scolastico, gli insegnanti e le autorità religiose è davvero un onore – ha detto il primo cittadino di Zagarolo, Lorenzo Piazzai. – Questa iniziativa, oltre ad essere un’incredibile forma di coesione e di studio, è anche un modo di fare cultura senza interrogazioni e compiti a casa. Da un volume così interessante siete riusciti ad inventare un evento che ci dà numerosi spunti di riflessione. Il cibo è intriso di elementi pedagogici importanti. È dalla tavola che nasce il dialogo in famiglia, è dai banchetti che si genera tolleranza. Tutte le religioni si manifestano nello stare insieme in tavola”. Dopo i saluti delle Autorità politiche e religiose si è passati ad un concerto per flauti diretto dagli insegnanti a cui hanno partecipato tutti gli alunni delle classi secondarie. Prima degli assaggi si è passati al momento delle domande dei ragazzi al Vescovo e al Sindaco. “Desidero complimentarmi con la dirigenza della scuola, i docenti, le mamme e tutti gli studenti – aggiunge l’assessore alla cultura e pubblica istruzione, Emanuela Panzironi. – I progetti che vengono promossi da questo Istituto sono sempre di notevole interesse e rendono tutti i ragazzi partecipi. Mai come oggi abbiamo toccato con mano che il cibo unisce e fa parte della nostra tradizione culturale”.