Castel Gandolfo, Toti rimette le deleghe e apre le danze elettorali

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Fontana del Bernini a Castel Gandolfo
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Fontana del Bernini a Castel Gandolfo

Iniziano le grandi manovre in vista della scadenza elettorale del 2017 a Castel Gandolfo. E’ il Consigliere Comunale Marta Toti ad aprire le danze, riconsegnando lo scorso martedì 18 Ottobre le deleghe nelle mani del Sindaco Milvia Monachesi. La Toti, eletta nel 2012 con il Movimento Aurora a sostegno di Paolo Gasperini Sindaco era entrata nella maggioranza della Monachesi nell’estate del 2016, ottenendo le importanti deleghe al commercio ed alla cultura. In un virgolettato rilasciato da Marta Toti a Castelli Notizie spiega il suo abbandono della maggioranza di centrosinistra con il suo sentirsi come un “corpo estraneo” rispetto agli altri componenti della giunta, ribadendo tuttavia un suo rapporto positivo con il Sindaco Monachesi

Il gesto non dovrebbe avere conseguenze in termini di tenuta della maggioranza che in Consiglio Comunale avrebbe ancora i numeri per arrivare a fine mandato, nonostante la defezione della Toti, tuttavia rilevanti inevitabilmente saranno gli scenari che il gesto inatteso aprirà in vista della formazione degli schieramenti che parteciperanno alla prossima contesa elettorale di primavera.

Le dimissioni rivelano un mutamento di strategia da parte di Marta Toti? Che sin dal suo ingresso in maggioranza venisse vista in città come una papabile tra i candidati a Sindaco è certo, ma ad oggi sembra sfumare, qualora questo fosse il suo obiettivo, il sostegno del grosso del Partito Democratico gandolfino sul suo nome, che ancora sostiene Milvia Monachesi, la quale a sua volta si vede ulteriormente assottigliare le truppe al seguito, dopo l’uscita polemica risalente al 2015 del Presidente del Consiglio Comunale Maurizio Colacchi e del’ex Vice Sindaco Giacomo Moianetti, che per primi sollevarono un problema politico in maggioranza a tutt’oggi aperto, che li vede ancora fermi su posizioni fortemente antagoniste rispetto alla maggioranza in carica.

L’area afferente al centrosinistra, in assenza di ogni forma di vita politica ufficiale dei partiti del centrodestra a Castel Gandolfo, rischia di presentarsi ai nastri di partenza elettorali con 4 se non 5 candidati a Sindaco in contrapposizione. Milvia Monachesi, uscente, Paolo Gasperini, ad oggi ancora in opposizione, una espressione del tandem Moianetti-Colacchi, e dulcis in fundo anche Marta Toti con la sua Lista Civica La Pesca, storica realtà politica e sociale a Castello, che, potrebbe giocarsi le sue carte.

Ora appare evidente che una simile frammentazione, con una possibile scesa in campo del Movimento Cinque Stelle, potrebbe far riflettere i vertici Dem, cittadini e sovracomunali, per evitare una così netta balcanizzazione di quello che resta il suo elettorato a Castel Gandolfo, replicando le non esaltanti performance di Rocca di Papa e Genzano.

Al momento non sembra esserci nulla di definito in tal senso, ma le dimissioni di Marta Toti non escludono che non ci sia in atto un tentativo di ricomposizione che, vedendosi esclusa, potrebbe avere spinto il noto e apprezzato Avvocato, ad anticipare i tempi di una rottura che mette in movimento tutto lo scenario politico della Città dei Papi.