Ciampino, polemica su esternalizzazione del servizio asilo nido

0
2257
extasilonidociampino
Protesta contro l'esternalizzazione del servizio asilo nido di Ciampino
extasilonidociampino
Protesta contro l’esternalizzazione del servizio asilo nido di Ciampino

Monta la polemica sull’esternalizzazione del servizio asilo nido a Ciampino.

“Dopo un caso di licenziamento – definito “intimidatorio” dalle organizzazioni sindacali Cgil, UilTuCS, USB e Flaica CUB – e di lettere di richiamo e contestazioni disciplinari del tutto infondate – sempre secondo le OO.SS. Dall’ultimo incontro con l’Amministrazione comunale il consorzio Parsifal non intende ritornare sui suoi passi – dichiarano i sindacati. Per cui le organizzazioni sindacali tutte (Cgil, UilTuCS, USB e Flaica CUB) chiedono a viva voce un intervento immediato dell’ente committente sul servizio dell’ente appaltatario. Riportare subito il Servizio in serenità – concludono i sindacati – perché trattasi di un servizio pubblico”

Ecco nei dettagli la dura presa di posizione di Cgil, UilTuCS, USB e Flaica CUB, protagoniste di uno sciopero delle lavoratrici coinvolte:

“Il Comune di Ciampino esternalizza all’Asp il servizio di asili nido – dichiarano Cgil, UilTuCS, USB e Flaica CUB. L’Asp di Ciampino esternalizza al consorzio Parsifal il servizio di asilo nido. Il consorzio Parsifal da in gestione l’appalto alle Coop Nuova Era e Astrolabio”. Le sigle sindacali poi espongono la loro versione dei fatti considerando che “nel frattempo l’Asp è in bilico in attesa delle decisioni sul suo piano industriale. Parsifal e le sue cooperative non erogano la quattordicesima alle lavoratrici nonostante gli impegni presi con lo stesso sindaco – continuano le OO.SS. – tenta di assumere le lavoratrici con clausole vessatorie sul part time le lavoratrici dopo avere ottenuto parte delle prestazioni a titolo gratuito.  Emette contestazioni disciplinari a raffica arrivando persino ad un licenziamento – concludono Cgil, UilTuCS, USB e Flaica CUB – dall’odore fortemente intimidatorio. Diserta gli incontri  con il Comune (3 consecutivi) e si lamenta di una nostra assenza ad un incontro per il quale avevamo chiesto lo spostamento”. I sindacati inoltre parlano degli alibi che – a loro dire – si nascondono dentro questa vicenda domandandosi a chi giova il “peggioramento”: “del clima di lavoro”, “delle prestazioni delle lavoratrici” e “del servizio”. Infine Cgil, UilTuCS, USB e Flaica CUB ribadiscono le ragioni per questa “battaglia” in difesa di questo “servizio pubblico”, del “diritto dei genitori ad un servizio sereno” e “per difendere il nostro futuro e il nostro lavoro”.