Il cecchinese Alessandro Sardelli è Pino Pelosi in “La Macchinazione”

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Alessandro Sardelli
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Alessandro Sardelli

Alessandro Sardelli è il co-protagonista del film “La Macchinazione” sulla vicenda di Pino Pelosi, accusato ingiustamente di essere l’autore dell’omicidio di Pier Paolo Pasolini

Abbiamo chiesto una breve descrizione del suo ruolo e della sua parte recitata nel film allo stesso Alessandro Sardelli prima di porgli alcune domande:

“Nel film” La Macchinazione” ho interpretato il personaggio di Pino Pelosi – dichiara Alessandro Sardelli a Meta Magazine -, un giovane ragazzo di vita accusato di un omicidio senza esserne colpevole e complice, pur non sapendolo della malavita romana. Quella malavita che secondo alcune testimonianze, ha organizzato l’ omicidio di Pier Paolo Pasolini. Essendo anche io un ragazzo ho cercato di immedesimarmi in Pino Pelosi, provando a capire come avrebbe reagito e come si sarebbe potuto sentire sapendo di trovarsi all’ interno di una macchinazione che prima o poi l’ avrebbe inghiottito”.

Come sei arrivato ad ottenere questo ruolo nel film?
“Ho ottenuto questo ruolo nel film grazie ad un mio carissimo amico. Egli mi ha segnalato dei provini per un film su Pasolini e ho partecipato non sapendo neanche che ruolo dovessi interpretare. Subito dopo con grande gioia ho scoperto di dover interpretare il ruolo di co-protagonista insieme a Massimo Ranieri”;

Da dove e come nasce la tua passione per il cinema?
“La mia passione per il cinema non è legata a un film o a un genere particolare, ma sono stato appassionato fin da piccolo a molti generi e film sia diretti da registi italiani sia americani. Nonostante la mia passione, non avrei mai pensato di entrare a far parte del mondo del cinema ne tanto meno di lavorare con un grande regista come David Grieco a cui devo molto”;

Conoscevi Pasolini e le vicende del suo omicidio prima di prendere parte al film che ne racconta la storia?
“Ho avuto il piacere di conoscere la figura di Pasolini ancora prima che girassi questo film. In particolare, essendo amante del Neoralismo italiano, mi ha colpito come Pasolini abbia fatto recitare ragazzi di borgata che non avevano mai avuto esperienze cinematografiche, mettendone in luce la loro spontaneità e genuinità”;

Come è cambiata l’immagine di Pasolini dopo aver conosciuto meglio la sua storia?
“Riguardo l’omicidio, prima del film, non ne conoscevo i dettagli che ho potuto però capire soltanto dopo di esso”;

Come definiresti Pasolini ad un ragazzo della tua età che ne ignora la storia e le opere artistiche da intellettuale?
“Consiglierei a tutti i giovani di leggere le opere di Pier Paolo Pasolini poiché sono pieni di significato, a volte nascosto, e bisogna rifletterci a lungo. Le sue opere mi hanno colpito perchè, superata ormai la giovinezza, Pasolini cominciò a raccontare le vicende di ragazzi di borgata riuscendo ad immedesimarsi pienamente nella realtà che descrive”;

Cosa ti ha più colpito durante la registrazione del film a cui ha partecipato?
“Durante le riprese del film, non ho trovato difficoltà a rapportarmi con gli altri. Ogni attore ha contribuito a rendere l’ atmosfera familiare. Da ognuno di loro ho imparato come lavorare al meglio sul proprio personaggio”;

Come definiresti il personaggio di Pino Pelosi che hai interpretato?
“Il mio personaggio è uno di quei ragazzi di vita tanto descritti e rappresentati dallo stesso Pasolini nei suoi film e nelle sue opere come Accattone e Mamma Roma. Un ragazzo di vita che ha sempre professato la sua innocenza e che avendo legami con la malavita romana si è ritrovato in una vicenda più grossa di lui”;

Dopo questa esperienza pensi di continuare a lavorare facendo cinema o recitando nel mondo dello spettacolo?
“Si mi piacerebbe intraprendere entrambe le strade”;

Quali programmi hai per il futuro?
“In futuro mi piacerebbe continuare a fare cinema, magari perfezionarmi e frequentare corsi di recitazione. Nel frattempo qualcosa si sta muovendo però ancora nulla di ufficiale. Spero al più presto di ritrovarmi su un nuovo set”;

Che rapporto hai con la tua città natale e dove sei cresciuto? Albano e Cecchina in particolare.
“Sono molto legato alla città dove ho sempre vissuto: Cecchina, e sono orgoglioso di averla potuta rappresentare essendo fiero delle mie origini. Ringrazio tutte le persone che hanno creduto in me e mi sono state accanto in questa meravigliosa esperienza”;

Sono cambiati i tuoi rapporti con i tuoi amici d’infanzia da quando sei diventato famoso?
“Il rapporto con i miei amici d’ infanzia non è assolutamente cambiato, anzi si è rafforzato. Attraverso i social ho potuto condividere la mia esperienza con gli altri, ho conosciuto molte persone che mi hanno scritto per sapere i dettagli del film. Da quando ho intrapreso quest’ esperienza molte persone mi chiedono come ha fatto un ragazzo come gli altri a recitare in un film così importante e ogni volta sono entusiasta di rispondere alle loro domande”.