Al Teatro Rocca di Papa in scena Era l’anno dei Mondiali

Al Teatro di Rocca di Papa sabato 14 e domenica 15 Ottobre in scena commedia musicale: "Era l'anno dei Mondiali - Bentornati anni 80"

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Teatro Rocca di Papa

Secondo appuntamento con il cartellone della Grande Stagione del Teatro di Rocca di Papa, dopo lo splendido ed emozionate “Mare Nostro – Restiamo Umani” molto apprezzato dal pubblico. Per chi non c’era e per chi ha sognato di esserci, per farvi rivivere gli anni della spensieratezza, della bella musica, delle discoteche, per tornare a sognare o solo per sognare, al Teatro di Rocca di Papa, va in scena la commedia musicale: “Era l’anno dei Mondiali – Bentornati anni 80” di Enrico Maria Falconi,  che in occasione del debutto delle scorse settimane ha fatto registrare il tutto esaurito, tra canzoni dal vivo, coreografie, balli e tanta musica. L’appuntamento è per sabato 14 Ottobre alle ore 21 e domenica 15 Ottobre alle ore 18. In occasione dell’annuale Sagra delle Castagne che si terrà negli stessi giorni nel centro storico di Rocca di Papa biglietto unico Euro 10,00 (ridotto a Euro 5,00 per i bambini). Spettacolo, scritto e diretto da Enrico Maria Falconi,  ambientato negli anni anni ’80, racconta le avventure di alcuni studenti liceali che attraverso la musica e le tendenze che arrivano direttamente dall’Inghilterra, cominciano a cambiare. Gli stessi, da prima un po’ emarginati dagli altri compagni di scuola perché considerati “strani”, cominciano così una nuova rinascita attraverso il pop e la poesia. ​Vivremo l’intero​ anno scolastico con i loro amori, le loro sofferenze, le loro speranze e i loro sogni, permettendo così agli spettatori più grandi di ricordare con un sorriso quegli anni e permettendo agli spettatori più giovani di capire che in fin dei conti anche i loro genitori hanno vissuto le loro stesse emozioni, hanno coltivato le stesse speranze, hanno creduto negli stessi sogni ed hanno sofferto le stesse pene. E magari ​i protagonisti dello spettacolo riusciranno a dimostrare a se stessi e agli spettatori​ che nella vita l’importante è cercare sempre di realizzare un sogno autentico. ​Lo spettacolo​ oltre a  ricordare gli anni ’80, nasce con l’urgenza di dire no al fenomeno del bullismo​, che viene affrontato diffusamente nello spettacolo per spiegare in qualche modo ai ragazzi di oggi che il bullismo esisteva anche quando i loro genitori erano ragazzi e magari loro stessi sono stati vittime o protagonisti di atti di bullismo, uno spettacolo quindi da vedere e godere con la famiglia, uno spettacolo che vuole far riflettere e, allo stesso tempo, vuole far divertire il pubblico attraverso emozioni mai sopite.