Carlo Valle “Pd Genzano unito e pronto a vincere con progetto di città”

Le prime parole di Carlo Valle neo eletto segretario del Partito Democratico di Genzano su elezioni europee e progetto per le amministrative

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Carlo Valle e Gianluca Ercolani

Le prime parole di Carlo Valle a poche ore dalla sua elezione a nuovo segretario del Partito Democratico di Genzano.

Allora Valle, chiusa la parentesi a cinque stelle avete già pronta la squadra di governo che riporterà la sinistra ad amministrare Genzano?

“Mi sembra che abbia saltato qualche passaggio non secondario”.

Quale?

“Quello di vincere le elezioni”.

Vabbè mi pare scontato che a Genzano governi la sinistra, a parte qualche incidente di percorso no?

“No: le cose sono cambiate, anche a Genzano. Non ci sono più ne roccaforti ne risultati scontati. I cittadini non concedono più il loro consenso a prescindere dai progetti politici e dalle personalità che si propongono di incarnarli. Neanche a Genzano, e non vale solo per l’ultima esperienza, fallimentare, del Movimento Cinque Stelle”.

Va bene è scaramantico: ma veramente pensa che la destra possa vincere a Genzano?

“E’ una possibilità che scongiuro e che contrasteremo con forza, ma è pur sempre una possibilità. Oggi la destra gode di un clima generale favorevole, non ostante le sue responsabilità al governo nazionale e le sue complicità con la maggioranza di Lorenzon. Le radici antifasciste dei genzanesi, se pur forti, non basteranno più per battere la destra, occorrerà molto di più”.

Propositi bellicosi?

“No assolutamente nessuna strategia della tensione in miniatura. Io penso, e con me tutto il Pd, che sia necessario mettere in campo una proposta politica ed un progetto di città che bhatta quello della destra sui contenuti e sulle capacità delle persone di portarli avanti”.

Ma per un progetto di città serve un partito unito: sicuro che il Pd lo sia?

“Una sconfitta come quella del 2016, arrivata dopo anni di lacerazioni, non poteva essere assorbita in due mesi. Oggi dopo la stagione del commissariamento del partito c’è una consapevolezza diversa in tutta la nostra classe dirigente. Il congresso appena svolto ne è la prova, non solo perché ha espresso una linea chiara, ma soprattutto perché è stato un momento di ricomposizione e rilancio unitario del Partito Democratico di Genzano. Per questo mi sento di ringraziare Gianluca Ercolani che ha saputo essere un protagonista di questo processo unitario”.

Il 26 Maggio ci saranno le elezioni europee: il Pd riuscirà ad arrivare secondo superando il M5S?

“Il Pd deve competere per arrivare primo”.

Audace come pronostico non crede?

“In ogni competizione chi punta ad arrivare secondo pone le basi per giungere ultimo, vale anche in politica. Molto semplicemente alle europee su tutto il continente si affronteranno due modi inconciliabili di concepire l’Europa: il campo sovranista, che vede l’Italia alla testa di un fronte che vuole distruggere l’idea stessa di Europa, dall’altra un campo unionista che l’Europa vuole costruire o ricostruire, dopo i passi falsi di questo decennio che ha visto, lo ricorderei, il centrodestra governare tutte le istituzioni europee con i progressisti e democratici all’opposizione. Su questo punto si misurerà la nostra sfida: se saremo capaci di costruire un messaggio fatto di proposte concrete e visione ideale di futuro”.

Torniamo a Genzano e passiamo al progetto di città: quali priorità per Genzano?

“Prima di tutto occorre uscire dall’isolamento istituzionale e politico dove ci avevano confinato i cinque stelle, riprendendo un rapporto produttivo con le altre realtà comunali limitrofe e sovracomunali. Ogni politica svincolata da una visione d’insieme con i territori confinanti oggi è velleitarismo. Quindi mettere in campo proposte concrete su alcune questioni per noi dirimenti”.

Quali?

“Sanità, decoro urbano, ambiente, mobilità, sicurezza, servizi alla persona. Saranno i cardini della nostra proposta politica attorno a cui costruire una alleanza politica e sociale ampia e coesa”.

Può entrare nello specifico?

“Il Nuovo Ospedale dei Castelli è una conquista voluta da decenni, anche dai genzanesi, ma come tutte le novità ci pone una nuova sfida e alcune problematiche da risolvere. E’ indispensabile pensare ad una nuova vocazione per la struttura del vecchio ospedale di Genzano. Lo stato del decoro pubblico a causa dell’incapacità dei cinque stelle è diventata una vera e propria emergenza che andrà affrontata con un piano puntuale di interventi e investimenti. Dopo lo stop intervenuto negli ultimi due anni è indispensabile rilanciare la raccolta differenziata, arrivando ad una tariffazione della tassa più equa e giusta. Dovremo riallacciare la mobilità cittadina per ricollegare Genzano al resto del mondo, pensando ad una ristrutturazione della stazione di San Gennaro ridotta in uno stato pietoso. Riprendere la vocazione storica di Genzano nel fornire servizi sociali alla persona efficenti e di qualità, coinvolgendo le tante esperienze di eccellenza che avevamo nel passato ed abbiamo conservato non ostante tutto”.

Lei ha parlato di sicurezza: ma è sicuro di essere del Pd?

“La sicurezza per il Pd e per il Pd di Genzano non significa indossare una maschera di carnevale ma garantire un bisogno primario delle persone, specialmente le più fragili ed esposte. Tra le competenze del Comune non c’è quella dell’ordine pubblico, a cui pensano le forze dell’ordine, a cui va il nostro apprezzamento, ma quella di poter vivere in un ambiente confortevole, accogliente e solidale. Accendere un lampione in una strada buia, tenere una città pulita, offrire servizi e spazi salubri ed a misura di persona, diffondere i valori della legalità e della cittadinanza consapevole, in primo luogo nelle scuole, costruire spazi di aggregazione per tutti. Queste sono le nostre priorità di Genzano una città moderna, accogliente e solidale”.

Di Andrea Titti