Il movimento studentesco ieri e oggi, ne parla Erri De Luca

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Movimento Studentesco Ieri e Oggi
Il Movimento Studentesco Ieri e Oggi - convegno a Roma Tre
Movimento Studentesco Ieri e Oggi
Il Movimento Studentesco Ieri e Oggi – convegno a Roma Tre

Giovedì 10 ottobre la facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Romatre è stata sede di un dibattito sul tema del movimento studentesco dal ’68 a oggi. L’incontro è stato organizzato dal sindacato studentesco LINK – Coordinamento Universitario in vista della manifestazione nazionale che l’11 ottobre ha visto migliaia di studenti scendere in piazza per protestare contro le politiche di “impoverimento di massa” messe in atto dalle ultime legislature. Ospite d’onore, lo scrittore Erri De Luca, indiscusso protagonista del ’68, in quanto responsabile del servizio d’ordine di Lotta Continua, formazione della sinistra extraparlamentare italiana di orientamento comunista rivoluzionario, nata in seno al movimento Operai – Studenti. Filo rosso del dibattito, proprio le interazioni tra il movimento studentesco e il movimento operaio negli ultimi decenni dal punto di vista di chi è in grado di fornirci una testimonianza diretta in rapporto alla propria esperienza personale di militante attivo.

Dopo gli studi classici, De Luca inizia a lavorare come operaio e si inserisce nelle fila di Lotta Continua, occupandosi del servizio d’ordine nelle frequenti manifestazioni della seconda metà degli anni ’70. Da parte dello scrittore è forte l’accento sulla consistenza numerica e il livello di cultura e alfabetizzazione della generazione protagonista delle insurrezioni. Per la prima volta in Italia, infatti, a sollevarsi erano giovani istruiti, informati e ben schierati, consapevoli della portata internazionale delle proteste: “Sapevamo da che parte stare sulla faccia del mondo, non di fronte al singolo governo o alla singola circostanza”. Giovani convinti dei diritti che reclamavano, primo fra tutti quello all’uguaglianza, e decisi a lottare per la negazione dell’autorità. Da qui la connessione con il movimento operaio, allineato contro il potere costituito. Gli scioperi iniziano con il sabotaggio della produzione nello scenario della Fiat Mirafiori a Torino: l’obiettivo, il miglioramento dei rapporti di forza e delle condizioni di vita sul posto di lavoro. Un movimento, quindi, “di sollievo”, oltre che di sollevazione operaia.

Dal punto di vista storico, in realtà, le rivendicazioni di studenti e lavoratori, non sono state poi così diverse. La protesta contro il principio di autorità, la lotta per il diritto all’assemblea e alla partecipazione, sono solo alcuni dei fattori che hanno accomunato le figure del lavoratore e dello studente nel cosiddetto biennio rosso ’68 – ‘ 69. Negli anni successivi, le prime formazioni extraparlamentari tra cui Potere Operaio e Lotta Continua, a cui si deve il “merito” di aver apportato contributi fondamentali all’analisi teorico – politica del rapporto tra capitale e sapere. Siamo negli anni della lotta armata, dello stragismo, della militarizzazione della politica, delle bande armate che imperversano sia a destra che a sinistra.  La crisi economico – finanziaria è alle porte, gli operai rivendicano salari più alti e sul piano sociale aumentano disoccupazione e precarietà. Nel ’77, la spaccatura tra studenti e operai, quando Luciano Lama, segretario della CGIL, decide di tenere un comizio nell’ateneo romano La Sapienza, occupato dai gruppi extraparlamentari: scoppia la guerriglia e Lama viene cacciato nello scontro tra i giovani dell’autonomia operaia e il servizio d’ordine della CGIL. La rottura tra i due movimenti, quello studentesco e quello operaio, è esplicita e violenta. Nel frattempo, siamo già negli anni ’80, gli anni del riflusso, del ritorno al benessere, del craxismo. Nell’89 gli studenti universitari tornano a mobilitarsi con il Movimento della Pantera, vari sono gli atenei italiani occupati, ma questa volta manca la connessione con il mondo del lavoro. Arriviamo infine al 2008, quando nasce l’Onda studentesca, movimento che ha cercato di ricomporre le componenti dei due universi.

Attualmente il movimento studentesco orientato a sinistra si rispecchia in organizzazioni autonome di ispirazione sindacale come LINK – Coordinamento Universitario e l’Unione degli Studenti che hanno dato vita al progetto Rete della Conoscenza, battendosi per il protagonismo degli studenti nel tessuto sociale e  la difesa della scuola pubblica.