Il Coronavirus non può fermare le donazioni di sangue

"Il virus non può fermare le donazioni di sangue. I pazienti non possono attendere" forte presa di posizione di Fidas sul Coronavirus

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Due giovani donatori durante l'ultima giornata di raccolta sul territorio

“La costante carenza di sangue che vive la Regione Lazio, generalmente compensata anche grazie al supporto delle donazioni raccolte nelle altre Regioni d’Italia, rischia a causa del coronavirus di subìre ulteriori momenti di criticità. La FIDAS (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue), presente in Italia con 76 associazioni di donatori di sangue, sette delle quali presenti in Regione, si mobilita per far fronte al rischio.

“In questo periodo i Servizi Trasfusionali di tutta Italia sono allertati per seguire le norme di sicurezza emanate dal Centro Nazionale Sangue”, afferma Paola Tosi, Presidente dell’Associazione FIDAS Gruppo Donatori di Sangue «Carla Sandri», attiva presso l’Ospedale San Giovanni Addolorata di Roma dalla fine degli anni Novanta. “Queste norme – prosegue Paola Tosi – garantiscono la sicurezza sia del donatore, che del paziente ricevente. Per questo sono temporaneamente sospesi dalla donazione tutti quei donatori che dal 1° febbraio abbiano transitato o sostato presso gli 11 Comuni sottoposti a quarantena”.

I Comuni, vogliamo ricordarlo, sono: 10 per la Regione Lombardia (Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini) ed uno per la Regione Veneto (il Comune di Vò).

“L’Associazione FIDAS “Carla Sandri” – prosegue Paola Tosi – è a disposizione per fornire qualunque informazione di cui il donatore dovesse sentire il bisogno. Le misure di maggior restrizione per l’accesso alla donazione non devono spaventare i donatori, che anzi, possono sentirsi rassicurati dalle stesse. Noi contiamo sui donatori, sul loro senso di responsabilità e sulla loro generosità, e con noi ci contano anche gli oltre 1.800 pazienti che ogni giorno, in Italia, necessitano di terapia trasfusionale”.
Parlando dei pazienti, la FIDAS vuole ricordare che questo sabato, 29 febbraio, si celebrerà la XIII Giornata mondiale delle malattie rare. Tra le malattie rare è importante ricordare la Beta-Talassemia, che richiede continue trasfusioni di unità di sangue e le Immunodeficienze Primitive, per le quali la terapia si basa sull’apporto periodico di prodotti emoderivati. È dunque fondamentale continuare a donare sangue e singoli emocomponenti per poter garantire le terapie necessarie a questi pazienti. La paura del virus, per il quale non sono stati registrati contagi in Regione, non può determinare un freno alle donazioni: i pazienti non possono attendere.
A tal fine l’Associazione FIDAS “Carla Sandri” ha predisposto un calendario di giornate di raccolta sul territorio di Roma e provincia. Questa domenica, 1° marzo, sarà possibile donare presso la Parrocchia Sant’Eugenio I, Papa, a Pavona (Comune di Castel Gandolfo). L’8 marzo a Lunghezza, presso la Parrocchia Sant’Eligio; il 15 marzo ad Acilia, presso la Parrocchia San Pierdamiani; il 22 marzo a Tor de’ Cenci, presso la Parrocchia Gesù Divin Salvatore e infine il 29 marzo, presso il Villaggio San Francesco, ad Acilia. Sul sito: fidas.it è possibile conoscere anche le altre Associazioni FIDAS presenti sul territorio regionale e nazionale”. Lo dichiara l’Associazione Fidas.