Il prossimo fine settimana al Teatro “Vittoria Colonna” di Marino inizia con la prosa: sabato 14 dicembre 2024 alle ore 21,00 infatti andrà in scena “Caro Luigi” Atti unici di Luigi Pirandello per la regia di Elettra Zeppi.
Sul palco gli attori: Pietro Biagini, Sara Boschin, Elena Capparelli, Silvia Capradossi, Alessandra Ferrante, Tiziana Galliani, Flavio Giannini, Mario Leante, Ines Le Breton e con la partecipazione di Walter Del Greco.
Grafica e direzione tecnica di Pierre Bresolin. Scene a cura de Il Teatro di Alice.
“Caro Luigi” è un omaggio al grande e intramontabile drammaturgo Luigi Pirandello. Lo spettacolo propone quattro atti unici: La Patente, La Morsa, L’uomo dal fiore in bocca e All’uscita. Un impianto semplice, formato da quinte che compongono piccoli ambienti, come fossero la stanza accanto, ma anche i camerini della vita, è parte di una scenografia semplice e altrettanto chiara. Gli attori si muovono da un atto all’altro attraverso il macro tema della sospensione: il dubbio, la verità, la ricerca. Uno spettacolo suggestivo che guida il pubblico con raffinata delicatezza alla scoperta del genio Pirandello.
Domenica 15 dicembre 2024 poi sarà la volta del Teatro in famiglia per piccoli e grandi con lo spettacolo “Lo strano caso del Babbo Natale scomparso” di Margherita Ciaralli con la regia di Giovanni Rizzi previsto alle ore 11,00 messo in scena da Teatr’Azione.
La notte più magica dell’anno sta per arrivare e ad ogni bimbo il suo dono sta per consegnare. Sarà Babbo Natale in persona a regalare gioia con tanti regali per sognare. Tanti bambini, però, crescendo non credono più in Babbo Natale e quando un bambino smette di credere perde i suoi sogni… i sogni svaniti volano via nel cielo, lontano e qualche volta si trasformano in un fiore tutto nero dai poteri misteriosi. Dopo la nascita di questo fiore Babbo Natale viene rapito da un misterioso personaggio malvagio. Il caso viene affidato all’agente speciale folletto 007. Avventuroso, emozionante, divertente e adatto a tutte le età.
Infine sempre domenica 15 dicembre 2024 alle ore 18,00 il Laboratorio teatrale dell’Ateneo Arte e Danza presenta “Che peccato” commedia scritta e diretta da Andrea Plithakis.
La vita di tutti i giorni, la famiglia e l’incomunicabilità che spesso ci avviluppa sono le tematiche principali di questo spettacolo nel quale è impossibile non immedesimarsi: brillante e drammatico allo stesso tempo. Esattamente come le vite di tutti i giorni. Perché spesso la realtà ha molti lati paradossali e grotteschi: e allora è sufficiente raccontarla così come è per mostrare deformità e contraddizioni che non possono non strapparci una risata.
Il Teatro Vittoria Colonna chiude qui gli eventi del 2024 dando appuntamento al nuovo anno quando il 12 gennaio 2025 riaprirà i battenti con lo spettacolo comico “La Banda dei folli” di e con Luciano Lembo, Roberto Ranelli e Mauro Bellisario.
Da parte del Direttore artistico Giorgio Granito i migliori Auguri di un sereno Natale 2024 e di un felice anno 2025!
I biglietti si possono acquistare al Botteghino del Teatro ed online su Vivaticket.
INTERO
€ 13,00
RIDOTTO (over 70 – under 18)
€ 11,00
ABBONAMENTI
5 spettacoli € 50,00 -10 spettacoli € 90,00
INGRESSO UNICO € 7,00
per gli spettacoli dedicati alle famiglie e i bambini del 14.12.2024,23.02.2025,9.3.2025 e per lo spettacolo “CHE PECCATO” del 15.12.2024.
Grande partecipazione di pubblico al Teatro V. Colonna di Marino. Un fine settimana con la prosa, l’animazione pre-natalizia e la commedia. Le interviste ai protagonisti degli spettacoli andati in scena
16 dicembre – Il fine settimana appena concluso ha visto il Teatro V. Colonna di Marino riempirsi di pubblico in occasione dei tre spettacoli che si sono avvicendati: da “Caro Luigi”, gli atti unici di Luigi Pirandello della Compagnia Il Teatro di Alice a “Lo strano caso di Babbo Natale scomparso” della Compagnia Endaxi di sabato 14 dicembre 2024 per terminare con la commedia “Che peccato” del Laboratorio teatrale dell’Ateneo Arte e Danza di domenica 15 dicembre 2024.
Al termine dello spettacolo “Caro Luigi” Abbiamo ascoltato Francesca La Scala aiuto regista (marinese, storica speaker di tante edizioni della Sagra dell’Uva e protagonista come attrice di altre iniziative negli anni passati a Marino) insieme a Walter Del Greco.
Bisogna tornare a teatro, bisogna far rivivere il teatro.
Pirandello è sempre attuale. E’ stato moderno in tutti e 4 gli atti. Sono tutte cose scritte tanto tempo fa e sono ancora attuali. Io parlerei di attualità e presenza”.
Voi la toccate in qualche modo la reazione del pubblico, giusto? La serata di questa sera come è andata?
“Ci sono stati applausi ad ogni fine atto. Ci sembra che abbia gradito. Questa sera l’età media era piuttosto alta, forse ha influito il ricordo di grandi compagnie che portavano in scena Pirandello. Molto dipende dal lavoro di programmazione differenziata fra le varie serate. Chi gestisce il teatro sa dare indicazioni al suo pubblico e capire a chi indirizzare uno spettacolo piuttosto che un altro. Così si aiuta nella scelta perché non tutti amano la commedia e non tutti amano il dramma”;
Chi sale sul palcoscenico o chi propone spettacoli ha anche una grossa responsabilità: quella di trasmettere dei valori etici, di dare il buon esempio, di riflettere sulla società.
“Siamo d’accordo. Vorrei ringraziare tantissimo Giorgio Granito perché ci ha accolto e ci ha dato la possibilità di portare in scena i nostri spettacoli. Siamo veramente contenti e grati di questa opportunità.
Per quanto riguarda lo spettacolo Lo strano caso del Babbo Natale scomparso abbiamo parlato con l’Elfo Zebb della Compagnia Endaxi”;
Abbiamo visto poesia, divertimento, giocoleria, tanti colori, ma soprattutto la grande capacità di interagire e coinvolgere i bambini che poi si emozionano, che si divertono, che vivono il palcoscenico. La vostra sensazione qual è?
“Per noi è uno dei nostri capisaldi, il teatro è scambio di emozioni, tutte le tecniche che mettiamo in campo sono soltanto uno strumento per scambiare emozioni e portarle in positivo durante lo spettacolo. Per far questo ci avvaliamo delle tecniche della giocoleria, dell’equilibrismo e anche dell’improvvisazione, perché avendo una base e non un testo completamente scritto questa libertà ci permette di interagire e creare un legame a doppio nodo: lo scambio reciproco non è soltanto un dare ma proprio uno scambio di emozioni. Anche noi alla fine dello spettacolo siamo pieni delle emozioni che ci dà il pubblico”;
Aggiungo che avete avuto la capacità non solo di coinvolgere i bambini, ma anche i genitori che sono la prova del 9, a volte sono un po’ diffidenti.
“E’ la cosa cui puntiamo, cercando di fare spettacoli su due o tre livelli, mentre il livello verbale è più un gioco di parole per i bambini nel frattempo gli adulti hanno modo di poter apprezzare un atto artistico o un gesto tecnico particolarmente difficile. Poi a volte il gioco di parole è per i bambini e il gesto tecnico è per gli adulti e a volte è il contrario, cioè che dietro una magia si celano delle battute”;
Per quanto attiene “Che peccato” andato in scena domenica pomeriggio abbiamo ascoltato Andrea Plithakis del Laboratorio teatrale dell’Ateneo Arte e Danza con sede a Villa Cavalletti a Grottaferrata Siamo passati dal monologo allo spettacolo nello spettacolo, passando poi per la commedia, scritto e diretto da te. Con un omaggio a Gigi Proietti con il Lonfo. Come ti è venuta in mente questa cosa? Io ci ho visto anche un po’ di Pirandello, soprattutto nell’impostazione scenica.
“Ti ringrazio. In effetti dentro questo spettacolo c’è tanta roba. Io il teatro lo amo e lo rispetto da 35 anni, sono stato fortunato perché ho avuto la possibilità di lavorare con degli ottimi maestri. Ho cominciato con Sergio Zecca che è stato il primo allievo di Proietti. E’ grazie a Proietti che ho deciso di fare questo lavoro. Io li vidi al Sistina nei Sette re di Roma forse lo spettacolo più bello mai visto su un palco e lì ho deciso. Poi ho avuto altri maestri che mi hanno formato sul classico, Fabio Canino che ha un’Accademia di Arte drammatica a Fondi in provincia di Latina, l’unica Accademia riconosciuta nel Lazio oltre a quella di Roma. Questo è un laboratorio, nasce quattro anni fa come corso di teatro e piano piano nel corso del tempo abbiamo coltivato l’ambizione di diventare una Compagnia perché le carte in regola credo ci siano tutte e stiamo lavorando con la stessa umiltà e passione di sempre. C’è chi lavora con me da quattro anni e chi da due mesi, come una delle protagoniste dei monologhi di questa sera”;
Il pezzo di Eufemia ci ha fatto morire dal ridere. Questa capacità di passare da un genere all’altro è geniale, non è da tutti, spesso si cade nella banalità. Sheakspeare lo fanno tutti, poi dipende da come lo fai. A teatro quello che conta oggi è trovare la chiave originale.
“La cosa bella è che dal momento in cui siamo partiti quattro anni fa – ha detto uno degli attori – chiunque si è unito ha trovato le braccia aperte sia da accoglierlo sia da farsi attore”.
Ma si sa: il teatro include, il teatro è una delle forme più belle di inclusione, di integrazione e di scambio. E lo spettacolo proposto dal Laboratorio di Plithakis ne è la prova.
Tutte le info sui prossimi spettacoli, sui costi dei biglietti e sugli abbonamenti al link https://teatrovittoriacolonna.it/ oppure sul 3341556248 o sulla mail teatrovittoriacolonnamarino@gmail.com.