A Marino un convegno per il no al TTIP

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PRESIDIO
Presidio No TTIP
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Presidio No TTIP

“Il TTIP, questo sconosciuto”. Esordisce così il comunicato stampa del Coordinamento Gas Castelli Romani. ” Che cos’è il Trattato di liberalizzazione commercial transatlantico, il TTIP? Il made in Italy e i piccoli produttori italiani verranno tutelati? Come cambieranno le regole sulla sicurezza alimentare, la protezione ambientale e i servizi? Il TTIP produrrà rischi per i cittadini? Interrogativi importanti a cui si cercherà di dare una risposta con il convegno ” TTIP(TRansatlantic Trade and Investment Partenership): le ragioni del NO” organizzato dal Coordinamento Gas dei Castelli Romani  con il patrocinio del Comune di Marino il 16 ottobre 2016 alle ore 16 presso la sala Lepanto  (Largo Palazzo Colonna,  Marino- Roma) . Intervengono Francesco Paniè, giornalista ambientale e Leandro Orlandi, agronomo. Modera Alessia Schiaffini, giornalista.

Nell’ambito dei festeggiamenti della Sagra  della Ciambella al Mosto, tipico prodotto del territorio si cercherà di illustrare i pericoli – continua la nota – legati a questo  trattato commerciale supersegreto che se approvato cambierebbe la vita di quasi un miliardo di persone in Europa e negli Stati Uniti.   Il  TTIP è  un trattato di liberalizzazione commerciale tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti d’America , i negoziati sono  in corso dal 2013 e l’obiettivo è creare un’enorme area di libero scambio, pari a quasi il 40% del pil mondiale. Scambiare cioè più merci e servizi abbattendo dazi e dogane, ma soprattutto modificando regole e standard  in materia di sicurezza, ambiente e salute.

I sostenitori dell’accordo sostengono che potrebbe portare all’aumento dell’export e della concorrenza. I detrattori  di questo accordo puntano invece il dito sui tanti rischi per le nostre tutele,  come la sparizione dei marchi di origine protetta (Dop), l’invasione di cibi ogm, l’uso massiccio di antibiotici e ormoni nelle carni. Chi dice no al TTIP sottolinea che se approvato porterebbe a  meno severità sulla filiera produttiva e nell’etichettatura. L’uso di sostanze pericolose nei cosmetici ora bandite in Europa potrebbe essere legali. Senza contare che per come è strutturato ora il TTIP apre la strada a un’ingerenza massiccia delle multinazionali e delle lobby.

I temi interessati sono fondamentali, dovrebbero essere al centro del dibattito politico nei paesi interessati e invece è tutto avvolto in un gravissimo alone di mistero.  Per questo si invitano tutti i cittadini a partecipare all’evento ” TTIP(TRansatlantic Trade and Investment Partnership): le ragioni del NO””.