A Meta una pungente Roberta Gemma contro l’anoressia

Roberta Gemma madrina dell'evento Miss Frascati Io Sana e Bella intervistata da Andrea Titti a margine dell'evento di sabato 22 giugno

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Roberta Gemma
Roberta Gemma intervistata da Andrea Titti
Roberta Gemma
Roberta Gemma intervistata da Andrea Titti

Nella splendida cornice di Villa Apolloni a Frascati si sono svolte le prime selezioni di Miss Frascati Io Sana e Bella. L’evento promosso ed organizzato dalla Golden Age Events non è semplicemente un concorso di bellezza, ma ha lo scopo primario di sensibilizzare e raccogliere fondi sul tema scottante dell’anoressia e dei disturbi alimentari che, purtroppo, investe una quantità di giovani e meno giovani sempre più rilevante, soprattutto tra le ragazze. I modelli di bellezza che oggi i media propongono alle adolescenti sono sempre più androgeni e sempre meno valorizzano le specificità e le caratteristiche di femminilità e benessere proprie di ogni donna. Una corretta alimentazione ed un salubre rapporto con la propria fisicità, sono temi su cui riflettere, ed una manifestazione allegra e solare come questa può essere utilissimo momento di riflessione su temi sociali molto importanti, anche da parte delle Istituzioni. Basti pensare che sul territorio della Regione Lazio sono soltanto sette i posti letto ospedalieri approntati per malati di anoressia che, non di rado necessitano ricoveri e cure ospedaliere ainoi. Una vera e propria malattia che da tale andrebbe affrontata, dalla quale si può e si deve guarire, a partire da una corretta informazione e da una singola e collettiva presa di coscienza. Per questi ed altri motivi, la serata estiva di Villa Apolloni è filata via con piacevolezza, tra l’evidente emozione delle miss debuttanti, di ogni età e tutte animate da uno spirito lieve, convinte di partecipare ad un momento utile per tutti. Madrina e testimonial gratuita dell’evento, primo di una serie che si dipaneranno fino al prossimo settembre sul territorio tuscolano, è stata l’artista di intrattenimento per adulti Roberta Gemma. Originaria di Marino e residente ai Castelli Romani, Roberta ha voluto cortesemente e simpaticamente concedere a Meta Magazine il suo pensiero in un colloquio a margine dell’evento.

Secondo te Roberta cos’è la bellezza?

“La bellezza è l’espressione di un benessere fisico e psichico, è qualcosa di assolutamente complesso perchè è lo specchio della nostra armonia, del nostro equilibrio interiore. Senza ombra di dubbio per me essere belli significa semplicemente essere sani ed aver trovato un proprio equilibrio interiore e riuscire a piacersi, il bello oggettivo non esiste, fa parte di tutti quei canoni imposti dalla società in cui viviamo, la perfezione non è reale e spesso sono proprio le piccole imperfezioni a renderci unici ed interessanti”.

Hai prestato gratuitamente il tuo volto per questo evento: perchè?

“Assolutamente si e non ho esitato nemmeno un attimo, non solo ho prestato il mio volto, ma sto seguendo personalmente con gli organizzatori, la Golden Age Events, un progetto interessantissimo che riguarda la problematica dei disturbi alimentari… ma questo non posso ancora svelarlo”.

Perchè?

“Ma perchè no? Ci credo profondamente, credo che si debba ancora fare un’opera di sensibilizzazione, credo che non sia ancora esaurito il tema, credo che bisognerebbe aiutare non solo chi è malato di anoressia, ma anche tutta la famiglia che si trova a rapportarsi con una grossa problematica senza avere gli strumenti per affrontarla. Un problema anche se non ci riguarda personalmente non è detto che non esista. Siamo sempre tutti coinvolti”.

Il modello di femminilità proposto dai media, sostanzialmente androgeno, sta cambiando secondo te? Se si in che modo?

“Semplicemente non credo nei modelli, non credo nei canoni estetici standard, ogni persona è speciale e va trattata come tale, se poi ci permettessero di tornare a recuperare un pizzico della nostra femminilità e le forme tipiche del nostro Paese, credo che veramente allora sarebbe meraviglioso”.

Pensi che il rapporto difficile con la propria fisicità sia tema esclusivamente femminile o credi che la questione riguardi anche molti ragazzi e uomini oggi?

Roberta Gemma e Andrea Titti
L’artista di intrattenimento per adulti Roberta Gemma ed Andrea Titti direttore editoriale Meta Magazine

“Purtroppo riguarda tutti anche se sicuramente maggiormente la donna che viene stressata fin da quando è adolescente con modelli di magrezza eccessiva, come se essere bella possa equivalere ad essere super magra. Ci vuole equilibrio e saper mangiare bene”.

Come sta cambiando, se sta cambiando, secondo te, il modello di uomo che la società moderna propone? Se si credi che sia positivo o negativo?

“Probabilmente l’uomo sta cambiando perchè è la donna a richiederlo, credo che il rapporto tra i sessi sia in continua evoluzione, perchè fatto da persone che vivono e si rapportano continuamente tra loro”.

Che rapporto hai tu con il cibo e come è cambiato se è cambiato, con il tuo lavoro?

“Io adoro il cibo e mangio con gusto, non ho un rapporto morboso con il peso e con la bilancia e questo è rimasto, cerco di mangiare bene”.

Che ne pensi della chirurgia estetica?

“Ogniuno è libero di fare ciò che vuole, ma non mi piacciono gli eccessi”.

Hai definito la tua immagine pubblica “discussa e discutibile”: perchè?

“Sicuramente c’è qualcuno che non è d’accordo con la mia professione e magari mi giudica senza nemmeno conoscermi personalmente. Quando si è un personaggio pubblico il rischio c’è”.

Sei nata a Marino e vivi a Frascati, ma gli impegni professionali ti hanno portato a viaggiare molto: che rapporto hai con i Castelli Romani ed i luoghi dove sei nata?

“Sono le mie origini e mi piace sempre tornarci, la mia casa è qui: “nessun posto è bello come casa mia”.

Il sesso è argomento e strumento onnipresente nel mondo della comunicazione, anche fuori dal mondo del porno: tv, giornali, pubblicità, se ne avvalgono in vari modi, più o meno espliciti: che significato ha il sesso per una sexy star?

“Una testata giornalistica mise come titolo: “Da artista ad opera d’arte”, per una esposizione del mio calco in gesso tra i quadri di Fiume e Picasso. Il sesso è compiaciuto, desiderato da tutti in tutte le forme: per me è arte e come tale va condivisa. Penso che sia quella la distinzione e la differenza che poi ne fa un senso deviato con chi tende nel volgare e nello squallido. Un’artista del settore produce un prodotto di tale genere dove gli altri ne gustano i piaceri, anche questo può essere sociale, perchè molti non possono mai vedere e sognare un rapporto sessuale spettacolare, mentre altri non sanno come fare, quindi noi glielo mostriamo e glielo facciamo vivere, come un attore di azione nel cinema o di un’opera teatrale. Differente chi non lo condivide, ma ne fa un uso di prodotto per se stessi, marchette per un posto di lavoro, per la tv, per sistemarsi, come si vedono vecchioni con ragazzette, dove non solo non si condivide il bello del sesso, ma lo si sfrutta per i propri ed esclusivi interessi. a letto una sexy star ci sta per produrre un contenuto alle volte anche istruttivo (basti pensare all’ignoranza ancora oggi della gente che non usa precauzioni), mentre altre strumentalizzano questo sistema e non solo per andare a letto con presunti potenti, ma ci devono rimanere a letto facendogli “caro, caro ti voglio bene” e si rifanno chirurgicamente prima, e con photoshop dopo per adescare. Il corpo della donna come quello dell’uomo è un dono quando ben rappresentato, molti fanno palestra, si tengono in forma perchè è bello e piacevole, Michelangelo ne fece sculture, i Bronzi di Riace sono esempi riconosciuti, e il sesso cos’è? Corpi sinuosi di bel vedere che mostrano il complesso del piacere vero e puro, altro che il fumo e le droghe o i soldi: è il piacere vero di tutti per tutti, senza artefatti. Io sono grata alla fortuna che mi ha donato questo fisico e talento, e l’ho donato alla visione e piacere di tutti coloro che ne vogliono ricevere sollazzo. Lo fanno uomini che si travestono per quello che non sono, lo fanno donne che si fingono belle con ogni sorta di intervento, io so io e non lo mostro?”.

Andrea Titti