A Villa Torlonia torna a splendere la Serra Moresca e apre la personale di Francesco Messina

Dopo articolati e complessi interventi di restauro, è tornata a splendere la Serra Moresca e gli spazi che conducono alla Grotta artificiale di Villa Torlonia

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Dopo articolati e complessi interventi di restauro, è tornata a splendere la Serra Moresca e gli spazi che conducono alla Grotta artificiale di Villa Torlonia, a Roma. Il complesso, progettato intorno al 1839 dall’architetto veneto Giuseppe Jappelli, torna ai fasti di un tempo dopo due fasi di restauro: la prima, tra il 2007 e il 2013, e la seconda, da poco conclusa.

L’architettura, ispirata all’Alhambra di Granada, e concepita per ospitare piante esotiche, dialoga con la storica dimora lungo la via Nomentana, e questi ultimi lavori (progettati da Maria Cristina Tullio), effettuati sotto la direzione tecnico-scientifica della Sovrintendenza Capitolina ed eseguiti da Zètema-Progetto Cultura, riescono a farne risaltare le caratteristiche originarie.

Il percorso, dalla Serra (stupefacente padiglione con una struttura in peperino e vetrate policrome, con fontana interna e e specie arboree compatibili con la vocazione dell’ambiente), prosegue per la Grotta artificiale (pensata come “Nymphae Loci”), con le cascatelle, i laghetti e i fiori di loto e termina verso la Torre, dalle ampie finestre, con intelaiature in ghisa e vetri colorati.

Frattanto, fino al 4 settembre 2022, al Casino dei Principi della stessa Villa, fanno bella mostra di sé le opere di Francesco Messina, a cui è dedicato “Novecento Contemporaneo”: 81 opere dalla collezione permanente del suo Studio-Museo di Milano, presso la chiesa sconsacrata di San Sisto al Carrobbio.

Questa personale di uno tra i più riconosciuti maestri della scultura figurativa del Novecento italiano (associato spesso a Manzù, Martini e Marini), racconta la sua storia: catanese, finisce a Genova da bambino (ma i genitori volevano emigrare negli States…) e comincia a lavorare come garzone marmista nel laboratorio Rigacci e Callegari. Cresciuto, si trasferisce nel capoluogo meneghino e, adulto, diventa l’autore di alcuni dei maggiori monumenti del Novecento italiano (tra cui il “Cavallo morente” della RAI, simbolo dell’azienda, esposto all’ingresso della sede principale), figurando nei più prestigiosi musei del mondo.

Dal 1922, ospite regolare della Biennale di Venezia; dal 1934 al 1944, all’Accademia di Brera, con la cattedra di scultura prima e, dopo soli due anni, l’incarico di direttore.

Sodale dei più grandi artisti e scrittori a lui coevi, nel ’38, proprio nella Capitale, Giorgio de Chirico, prima, e, a Torino, Salvatore Quasimodo, poi, presentano le sue mostre. E anche Carlo Carrà, che lo citerà con queste parole: “La scultura di Francesco Messina si caratterizza per un fare semplice e grandioso e per procedimento idealistico e classico, capace di dare vita a forme che restano come ideali”.

Anche poeta, il maestro siciliano trova spazio, fin da giovanissimo, nelle più prestigiose manifestazioni internazionali; la sua carriera attraversa tutto il XX secolo e, oggi, la Fondazione che porta il suo nome coltiva i nuovi talenti, sostenendo e valorizzando i giovani scultori italiani e stranieri, attraverso mostre e pubblicazioni e, con l’omonimo Premio, a cadenza biennale, aprendo loro le porte dei grandi luoghi di cultura.

L’esposizione romana (a cura di Maria Fratelli, Chiara Fabi e Chiara Battezzati) ruota attorno ai temi principali della sua ricerca: il ritratto; l’indagine anatomica; il colore; la monumentalità.
La mostra di Villa Torlonia lo riporta al centro del dibattito artistico contemporaneo, benché, per vocazione e manualità, la sua massima espressione si ritrovi nella scultura di figura tradizionale (bronzo e marmo, soprattutto, ma anche cera e terracotta), senza rinunciare all’esplorazione di un dinamismo che l’ha reso, in qualche caso, addirittura precursore di ricerche sviluppatesi a posteriori.
Ricerche che, per l’occasione, lo pongono in dialogo con le opere di 15 artisti contemporanei.

L’evento è promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con il Comune di Milano e lo Studio Museo Francesco Messina; organizzazione di Zètema Progetto Cultura.

Info: www.museivillatorlonia.it e www.museiincomuneroma.it