Ad Albano avanza la rivoluzione della “monnezza”

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Luca Andreassi
Luca Andreassi delegato ai rifiuti del Comune di Albano Laziale
Luca Andreassi
Luca Andreassi delegato ai rifiuti del Comune di Albano Laziale

Domani iniziano gli incontri pubblici organizzati dall’ufficio ambiente del Comune di Albano Laziale e da Volsca Ambiente e Servizi, con i cittadini per illustrare l’ampliamento della raccolta differenziata porta a porta nei nuovi quartieri di Albano, Cecchina e Pavona. Abbiamo chiesto al consigliere comunale, nonchè delegato ai rifiuti del Comune di Albano Luca Andreassi di darci tutti i numeri del ciclo dei rifiuti in città.

A che percentuale era la raccolta differenziata ad Albano il giorno in cui lei ha assunto l’incarico di delegato ai rifiuti a luglio del 2011?

“Di fatto tutto il rifiuto prodotto finiva in discarica: A voler proprio dare una cifra, formulari alla mano, intorno all’1%”.

Facciamo un bilancio della raccolta differenziata porta a porta, nelle zone già raggiunte dal servizio da circa 12 mesi: a che livello è la percentuale di differenziazione dei rifiuti?

“Siamo ormai prossimi al 60% nei tre quartieri Villa Ferrajoli, Stella e Miramare dove il servizio è attivo da più di un anno. Devo dire che l’impegno dell’Amministrazione Comunale e della Volsca Ambiente e Servizi è stato ben ripagato dalla disponibilità dei cittadini che hanno risposto con attenzione e con entusiasmo alla nuova pratica di gestione dei rifiuti”.

Quanto denaro si è risparmiato applicando la differenziata rispetto al normale e precedente conferimento dei rifiuti in discarica?

“Abbiamo risparmiato come mancato conferimento in discarica oltre centomila euro. Purtroppo questi risparmi sono stati vanificati dai costi per smaltire l’umido (110 €/ton) e gli ingombranti. Anche per questo siamo convinti che la realizzazione dell’impianto di compostaggio della Volsca a Velletri potrà consentire di chiudere virtuosamente il ciclo dei rifiuti, comportando delle significative riduzioni della tariffa che paghiamo noi cittadini.

Intanto, in attesa dell’impianto di compostaggio, il Comune di Albano consegna gratuitamente a chi ne farà richiesta le compostiere domestiche per la raccolta dell’umido, garantendo il 20% di sconto sulla tariffa Tari dell’anno successivo alla richiesta per la compostiera”.

Come si fa per richiederla?

“Molto semplicemente iscrivendosi all’albo dei compostatori presso l’Ufficio Ambiente di Via San Francesco. I moduli sono disponibili anche sul sito istituzionale del Comune ed all’URP. L’unica condizione per poter avere la compostiera è quella di avere un giardino o un orto in quanto la compostiera deve essere posizionata su terra. Il principio che ha animato la mia azione amministrativa è stato sempre quello di favorire le premialità piuttosto che le multe. Ritengo che valga di più l’esempio della punizione. Essere riusciti, con fatica non lo nego, a reinvestire i risparmi del mancato trattamento dell’umido che non viene ritirato ai compostatori in una riduzione della loro tariffa, ritengo sia davvero un fatto di civiltà importante e di cui sono molto fiero”.

Quante famiglie oggi hanno in casa una compostiera?

“Ne abbiamo distribuite 380 nel 2013 e 140 nel 2014. Siamo uno dei comuni che ha aderito al progetto ComposTIAMO con il maggior numero di compostiere distribuite”.

E’ stata avviata la seconda fase della raccolta differenziata porta a porta: quando inizieranno a scomparire i cassonetti nei nuovi quartieri in cui si è introdotta?

“La seconda fase interesserà altri diecimila cittadini circa. Sono gli abitanti di tutto il resto di Albano (ad eccezione del centro storico), della zona industriale di Pavona e della zona di Poggio Ameno a Cecchina. In questi giorni si sta iniziando la distribuzione dei kit e progressivamente spariranno i cassoni verdi dell’indifferenziato e le campane. Contiamo progressivamente in un paio di mesi di completare l’avvio in tutte le aree interessate”.

Tra la gente c’è preoccupazione per quella che è una nuova abitudine: quanti, quando e dove Volsca e l’amministrazione comunale, lei in persona, incontri con la popolazione avete previsto per informarla ed assisterla?

“Differenziare è un gesto naturale. E’ lo slogan della campagna. Ma non è uno slogan. In fondo è proprio così. In ogni caso è stato predisposto un supporto continuo ed in tempo reale. Ci saranno infatti tre incontri pubblici (4 novembre presso l’oratorio della Chiesa delle Mole, 28 novembre presso Villa del Vescovo a Cecchina, 4 dicembre presso il Centro Anziani di Pavona, tutti alle ore 16), quattro punti informativi (11 novembre a Piazza Guerrucci, 14 novembre a Piazza Malintoppi, 4 dicembre a Cecchina a Largo delle Nazioni, 12 dicembre a Pavona a Via Cancelliera nei pressi del passaggio a livello, tutti dalle 10 alle 13). Un numero verde sempre attivo (800453333). Inoltre durante la distribuzione dei kit gli operatori di Volsca Ambiente e Servizi distribuiranno materiale informativo, guide, dizionari dei rifiuti. Insomma tutto quello che serve per non sbagliare contenitore. Ed infine, per i più tecnologici, c’è anche l’app Riapp che può essere installata su smartphone e su pc. Impossibile sbagliarsi, insomma”.

Quali (o chi) sono gli elementi chiave per la realizzazione del progetto di completamento dell’intero ciclo dei rifiuti in una città come Albano?

“Differenziare (tanto, bene ed il maggior numero di frazioni merceologiche non solo plastica,vetro, umido ma anche oli, abiti usati, ecc.). Riusare. Ridurre. Il tutto comportando ai cittadini il minor numero di disagi ed al costo più basso possibile. Per questo il progetto prevede il completamento della differenziata porta a porta a tutto il territorio comunale entro il 2015. Tutto il territorio tranne il centro storico di Albano dove abbiamo previsto l’installazione di cassoni interrati (sullo stile della città di Firenze). I cittadini, che saranno dotati di buste con codice a barre che renderà i loro rifiuti univocamente riconducibili al produttore, tramite chip accederanno ai cassoni dove potranno gettare in maniera differenziata il rifiuto. Inoltre, si attiverà un progetto di riuso insieme al Comune di Velletri per fare in modo di attivare una filiera corta del rifiuto. Un armadio, tanto per fare un esempio, in buono stato, anziché essere smaltito può essere igienizzato, aggiustato e rivenduto. Inoltre l’installazione di macchine industriali mangiaplastica con premialità (sconti ed agevolazioni varie negli esercizi commerciali convenzionati) favorirà l’ulteriore pratica della differenziazione della plastica. E poi, come già detto, la realizzazione dell’impianto di compostaggio di proprietà per cui andremo in gara ad evidenza pubblica verosimilmente nei primi mesi dell’anno. A quel punto i cittadini di Albano, lo dico senza tema di essere smentito, saranno i cittadini che pagheranno la tariffa di smaltimento dei rifiuti più bassa tra Roma e Provincia. Tanta la strada fatta a partire da quell’1% di questi anni fa. Ancora un po’ ce n’è da percorrere. Ma una vera e propria rivoluzione è stata attuata, che sta cambiando definitivamente il volto della città di Albano”.

Lei ha detto che saranno installate sul territorio nuove macchine industriali mangiaplastica: ci può dire quando saranno operative e dove saranno collocate?

“Ne collocheremo quattro, due ad Albano e una a Cecchina e Pavona. Ritengo saranno operative tra la fine dell’anno e l’inizio del prossimo.

Ad Albano ci sono già funzionanti alcune macchine mangiaplastica, in versione più piccola di quelle che verranno installate prossimamente”.

Alcuni cittadini però lamentano il fatto che le macchine oggi installate siano troppo piccole, si riempiono troppo presto e la gente spesso butta le bottiglie e le lattine fuori e attorno alle macchinette stesse, generando sporcizia e disordine: come intendete ovviare al problema?

“L’introduzione delle macchine industriali che equivalgono ognuna a dieci di quelle attualmente sul territorio disposte in maniera strategica consentiranno di soddisfare completamente la richiesta dell’utenza. Nella speranza, peraltro, che non siano ancora sufficienti. Vorrà dire che avremo differenziato tantissima plastica. E a quel punto saremo pronti ad installarne delle altre”.

Ad Albano si differenziano anche gli abiti usati e, per questa particolare raccolta la città è risultata tra le prime del Lazio: quanto inquinamento si è risparmiato e quanta anidride carbonica in meno nell’atmosfera si è prodotta affidando gli abiti usati al ciclo di differenziata invece che all’incenerimento?

“In dieci mesi di servizio Humana People to People che è la onlus che presta il servizio ad Albano ha raccolto quasi 150 tonnellate di abiti, che ci collocano al primo posto dei comuni della nostra taglia nel Lazio. Questo ha comportato un risparmio di circa 400 tonnellate di anidride carbonica, di circa 40 tonnellate di fertilizzanti e circa 20 tonnellate di pesticidi non utilizzati e 672.000.000 litri di acqua pari a circa 270 piscine olimpioniche. Ma soprattutto Humana, con i ricavi del servizio svolto ad Albano ha permesso ad oltre 6000 ragazzi del Mozambico di accedere agli studi e a 9 ragazzi di Albano, i più meritevoli, di avere una borsa per il proseguimento del loro percorso scolastico. Anche in questo Albano sta cambiando. E la sua diversità è un vanto”.

Quindi, in conclusione, quali obiettivi si pone da raggiungere durante l’anno 2015 in tema di ampliamento della differenziata porta a porta e di attivazione di servizi inerenti un miglioramento qualitativo in tema di raccolta e smaltimento dei rifiuti?

“Mi pongo l’obiettivo di chiudere il ciclo dei rifiuti. Ogni cittadino sarà messo in condizione di effettuare la differenziata (o porta a porta o utilizzando i cassoni interrati). Riutilizzando e rivendendo mobili ed elettrodomestici che, scartati da qualcuno, potranno essere riutilizzati da qualcun altro”.