Addessi (Ncd-Udc), “perchè ho votato Si al bilancio dell’Asp Ciampino”

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Elio Addessi
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Elio Addessi

“Ieri 29 Dicembre, alle ore 20,00 si è conclusa la vicenda ASP di Ciampino  – inizia così la nota di Ncd-Udc Ciampino. Il Consiglio Comunale ha avuto l’opportunità di pronunciarsi e voltare pagina su una vicenda che giorno dopo giorno stava prendendo una brutta piega. Dopo 182 giorni di ritardi dovuti ad un ping pong tra l’Amministrazione, il dirigente e i revisori, il Bilancio dell’ASP, azienda a completo capitale sociale pubblico, è stato sottoposto al vaglio del Consiglio Comunale. Una Azienda che vanta 218 dipendenti di cui 115 uomini (probabili Capifamiglia commenta l’Ncd-Udc ciampinese) 90 donne, (quindi 205 dipendenti con contratto a tempo indeterminato e 13 con contratto a tempo determinato). Il Bilancio dell’ASP 2015 con una perdita di 1.250.000 euro posto al primo punto del Consiglio Comunale è andato avanti per oltre 5 ore durante le quali sono intervenuti tutti i gruppi consiliari con interventi molto scontati e tutti alla ricerca di un colpevole. Parole di condanna sono state pronunciate da alcuni consiglieri di opposizione Abbondati, Bartolucci, Checchi, Boccali che hanno votato contro il bilancio e conseguentemente contro il risanamento dell’Azienda, trascurando di aver di fatto votato contro la causa, ma sapendo che l’effetto sarebbe stato l’immediata messa in liquidazione dell’Asp con forti e gravi ripercussioni a livello sociale ed economico per il nostro Comune e la nostra città tutta. Unico obiettivo l’affannosa ricerca dei colpevoli che hanno portato l’azienda all’azzeramento del capitale sociale e alla conseguente ricapitalizzazione per consentire la continuità imprenditoriale dell’azienda comunale e la realizzazione del piano industriale.

“Si è dimenticato che – afferma Elio Addessi, capogruppo NCD-UDC a Ciampino- l’azienda Municipale ASP è stata costituita il 30/9/1996 e iscritta 6/3/1997 e ha iniziato l’attività il 1/9/1997″. Dalla costituzione ad oggi molti sono stati gli Amministratori e i controllori di questa azienda; molte volte lo stesso nominativo ha ricoperto più ruoli all’interno della Società ASP; 14 figure apicali tra direttori generali e presidenti del Consiglio di Amministrazione e Amministratori Unici. Ben 21 consiglieri di Amministrazione,9 presidenti nei vari collegi dei revisori dei conti, 20 professionisti nominati come membri nei vari collegi dei revisori dei conti, come organi Politici hanno gestito la società ASP 4 Sindaci, oltre 100 Consiglieri Comunali, oltre 35 Assessori Comunali e oltre 25 Membri di collegio dei revisori del Comune. Quindi, oltre 220 persone si sono interessate di ASP dalla costituzione ad oggi. Molti interventi sono stati impostati giustamente sulla ricerca dei colpevoli del quasi fallimento dell’azienda ma omettendo di raccontare la storia dell’ASP e di come sono stati nominati i circa 60 tra direttori amministratori e controllori dell’ASP stessa; nomine avvenute con il sistema Cencelli  – continua l’Ncd-Udc locale – quindi in rappresentanza dei vari partiti presenti nei rispettivi consigli comunali. Quindi perdite avvenute per cattivi investimenti politico-imprenditoriali come ad esempio la perdita di circa 1.000.000,00 di Euro per il famoso intervento denominato “AMA Senegal”, 1.000.000,00 di euro per la struttura Panacea e infine dopo l’ultima sentenza che ci vede come ASP vincitrice della causa, ma condannata a pagare e quindi determinando una perdita consequenziale di circa Euro 1.000.000,00 per la sorgente APPIA, presente oggi (29 dicembre 2016 ndr) sul bilancio in discussione. Altra perdita sostanziale che non viene mai evidenziata, è, secondo il sottoscritto dichiara ancora Elio Addessi -, determinata da una politica assistenziale operata su tariffe dei servizi venduti a prezzo inferiore al costo sostenuto dall’azienda, che a detta dei tecnici contabili porta una perdita minima di circa 350.000,00 euro che se moltiplicata per gli ultimi 10 anni ammonta a circa 3.500.000,00 di euro. I servizi effettuati dall’ASP sono la gestione di 12 FARMACIE, delle MENSE, dello SCUOLABUS, dell’A.E.C. (Assistenza Educativa Culturale bambini diversamente abili) e delle PULIZIE. Sono convinto che il consiglio di ieri (29 dicembre 2016 ndr) aveva un valore politico elevato. Il fallimento dell’ASP sarebbe coinciso con il fallimento politico dell’Amministrazione Comunale con la conseguente possibilità di ritornare al voto a giugno 2017. Sarebbe bastato, come per il Referendum, un NO per azzerare questa Amministrazione ,questa azienda ASP ,questi 218 dipendenti che in realtà non sono stati i reali responsabili della situazione economica dell’Azienda, La scelta di votare NO sarebbe stata una scelta sciagurata, Per questo motivo, in consiglio Comunale, ho votato -si avvia alla conclusione Addessi – con coscienza e responsabilità e con convinzione consapevole che l’azienda ASP ha Vertici Aziendali e personale idoneo per poter superare velocemente la crisi ed uscire con immediatezza dalla situazione di emergenza. E’ assolutamente necessario però che l’Amministrazione, i consiglieri comunali, l’istituto della Governance, la dirigenza e il Segretario del comune svolgano ognuno per la propria competenza un controllo più incisivo. Sono fermamente convinto –  conclude Elio Addessi – che ieri (29 dicembre 2016 ndr) è stata scritta una pagina di buona politica, perché se è vero che la politica deve perseguire il bene comune, ieri al di la dei diversi colori politici, abbiamo votato SI per il bene comune”.