Adolescenti, generazione Covid ed età della ragione

Intervista alla Dott.ssa Adelia Lucattini

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La pandemia che per tanti versi ha penalizzato e creato difficoltà psicologiche e pratiche, nella vita quotidiana, sociale e scolastica a molti adolescenti, si sta rivelando una fonte di arricchimento personale, maturazione e rapida crescita, mettendo in luce, tutta la capacità di ripresa e la vitalità degli adolescenti anche dopo un periodo di forzata immobilità e di restrizioni.

Come molti psicoanalisti hanno più volte affermato, fermo restando le difficoltà che ci sono e che naturalmente vengono affrontate, la pandemia ha dato vita a movimenti estremamente vitali e carichi di spinte trasformative. Le protesta a cui assistiamo sono finalizzate a richieste del rispetto di diritti e di regole da parte delle autorità e degli adulti che le rappresentano.

Dott.ssa Lucattini, quali possono essere gli elementi positivi negli adolescenti, emersi dal contesto “Covid-19”, che si sono ritrovati a fronteggiare?

“In ogni momento di crisi, si creano dei fenomeni nuovi, prendono vita idee che poi restano anche quando l’emergenza cessa. L’adolescenza di per sé è un momento di crescita tumultuosa e di rapido sviluppo fisico e mentale di ragazzi e ragazze.  Da un punto di vista psicologico, l’adolescenza non è semplicemente una fase temporale di transizione tra l’infanzia è l’età adulta, questa è una vecchia definizione, è invece un complesso, articolato e organico processo organizzativo delle emozioni, della razionalità e dell’inconscio che mette in moto la mente e dà origine a una trasformazione che porta direttamente all’età adulta. Numerosi studi neuropsicoanalitici hanno dimostrato chiaramente che durante tutto il periodo adolescenziale vi è un rimodellamento della corteccia cerebrale e a livello neuronale, uno sviluppo delle connessioni sinaptiche, quelle connessioni tra cellula e cellula che ne permettono il corretto funzionamento.

È tipico dell’adolescenza agire per fare esperienza o per sperimentarsi al di fuori dell’ambiente familiare. C’è uno sviluppo della capacità di pensiero astratto, un’estrema ricchezza di fantasie e fantasticherie ma soprattutto la comparsa degli ideali che sono fondamentali per lo sviluppo mentale degli adolescenti e per la loro affermazione e il loro successo da adulti.

La ripresa della scuola dopo il lockdown, le zone rosse la DAD il sistema misto, i cambiamenti continui di orario, ha dato vita a delle proteste sensate, mature, consapevoli e soprattutto ha mostrato come gli adolescenti che sono stati apparentemente inattivi durante la pandemia, non siano restati tali”.

Qual è il significato psicologico di queste proteste?

“Adesso non possono più tacere, non possono più adattarsi passivamente a delle condizioni ambientali talvolta molto disagevoli, ad esempio, con scuole fatiscenti, con un’alternanza scuola lavoro che non li soddisfa o che risulta poco utile poiché non correttamente tarata per le esigenze del corso di studi che stanno facendo.

Particolarmente, colpisce questa sensibilità manifestata contro gli incidenti che hanno anche causato la drammatica morte di due studenti durante l’alternanza scuola lavoro.

“Non si può morire di alternanza scuola lavoro”, che è proprio un’anticipazione di quella consapevolezza, che “non si può morire sul posto di lavoro”, questa la frase che si è sentita più spesso.

Gli adolescenti ci stanno mostrando che è tempo di agire, è tempo di correggere gli errori che hanno portato a delle difficoltà strutturali in ambienti in cui loro sono presenti a lungo, quotidianamente.

Le scuole vanno messe in sicurezza, ad esempio. Ma ancora di più, stanno mostrando a tutti, ai loro genitori, agli insegnanti, ai dirigenti scolastici e ai politici, che la sicurezza a scuola è fondamentale così, come è fondamentale, la sicurezza sui luoghi di lavoro”.

Ritiene che gli adolescenti sono promotori anche di altre iniziative?

“Si, è vero. Loro stessi hanno promosso il “bonus per cure psicologiche”, che non è altro, che dal punto di vista degli adolescenti, la consapevolezza che la prevenzione e la cura dei disturbi psicologici è importante e che quindi, in futuro porterà in modo del tutto naturale a chiedere e a pretendere, che ci siano risposte e che siano rispettate tutte le normative che riguardano la prevenzione dello stress lavoro-correlato, che dovrebbero essere garantito e promosso sul posto di lavoro, soprattutto in questo periodo pandemico.

La Generazione-Covid è una generazione di ragazzi che senza dubbio, dovrà recuperare molte cose dal punto di vista delle relazioni personali, del fare gruppo, della socialità, della vita sentimentale, sessuale, soprattutto quei ragazzi e quelle ragazze nella fascia d’età compresa, dai15 ai 17 anni. Ma la Generazione –Covid, ci mostra anche una grande capacità di pensiero e una maturità che per molti, anche se non per gli psicoanalisti, non era sospettabile”.

 

Dott.ssa Lucattini, secondo Lei, gli adolescenti possono coinvolgere gli adulti in questa fase?

 

“Si, certamente, ce lo stanno dimostrando. I ragazzi e ragazze che protestano per avere scuole migliori, con alternanza scuola lavoro efficace e una sicurezza “sul lavoro”, degna di questo nome, poiché vivono lo studio, come “il loro lavoro”, sono gli stessi che, se ne sentono il bisogno, chiedono di poter andare ad uno psicoanalista per affrontare le proprie difficoltà emotive, relazionali, sentimentali, scolastiche, familiari e spesso attivano anche i genitori, li coinvolgono e li invitano a fare loro stessi un percorso.

 

Infanzia deriva dalla parola greca e poi latina “infans” ovvero “che non sa o non può parlare”, adolescenza invece deriva da “ad- alo” ovvero “colui che si sta nutrendo”, possiamo ben dire “avidamente”, di ciò che la vita gli porta incontro.
L’adolescenza è lungo periodo della vita di ognuno che inizia 13 anni e che da un punto di vista dello sviluppo psicologico ed emotivo, finisce a 25 anni,

È proprio durante l’adolescenza che inizia l’illuministica “età della ragione”, l’età del giudizio, del discernimento, dell’autonomia delle scelte e delle responsabilità che saranno il cardine dell’età adulta. Questi ragazzi ci stanno dando di questo, un’ampia, tangibile e straordinaria dimostrazione.