Agricoltura Ue, Confeuro: “Hansen bene le parole ma adesso i fatti

"La difesa delle eccellenze europee e italiane, e il controllo delle importazioni devono rappresentare infatti una priorità della agenda istituzionale della Ue, elevando – da una parte – gli standard qualitativi del monitoraggio in entrata nel Vecchio Continente, e dall’altra, controllando anche le produzioni che invece vengono esportate fuori l’Europa. Hansen e la Ue manterranno le promesse?”. Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo

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Andrea Michele Tiso

“Nelle scorse ore Christophe Hansen, candidato lussemburghese per il ruolo di Commissario designato per l’agricoltura e l’alimentazione, è intervenuto nell’audizione di conferma nella commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo, che si è conclusa con una promozione a larga maggioranza. Confeuro intende rivolgere il proprio apprezzamento per il discorso complessivo pronunciato da Hansen in materia agricola e auspica fortemente che Bruxelles possa passare immediatamente dalle parole ai fatti in materia di tutela e valorizzazione del comparto primario continentale. In particolare, rimarchiamo la necessità di garantire un reddito agricolo sufficiente perché i piccoli e medi produttori europei devono poter vivere bene del proprio lavoro: cosa purtroppo ancora non avvenuta anche a causa di una Unione Europea ferma e inefficace nonostante slogan e promesse. A questo è, poi, connessa la tutela del reddito legato alle catastrofi naturali e al cambiamento climatico: in tal direzione, è improcrastinabile e doveroso rivoluzionare la Pac, sostenendo tutte quelle imprese agricole che subiscono e hanno subito ingenti danni ambientali. Servono nuovi provvedimenti, più ficcanti e concreti, serve trovare il giusto equilibrio tra incentivi, investimenti e regolamentazione e assicurare che gli agricoltori non siano gravati da un’eccessiva burocrazia. Su questo Hansen è stato molto chiaro. Così come su un altro elemento fondamentale, ossia il ricambio generazionale: oggi in Europa appena un agricoltore su dieci ha meno di 40 anni, numeri preoccupanti e impietosi che dimostrano quanto i giovani siano lontani dalla terra, preferendo le aree maggiormente urbanizzate. La dimostrazione terribile, inoltre, che il settore primario rischia di sparire di fronte all’immobilismo istituzionale e politico, messo in campo sinora da Bruxelles. Ultimo punto, ma non meno importante, è quello legato alla tutela del Made in Europe e all’italian sounding: serve uno scatto di coraggio, rafforzando i dazi nei riguardi dei prodotti extra Ue e implementando la Pac in direzione dell’ampliamento della produzione europea. La difesa delle eccellenze europee e italiane, e il controllo delle importazioni devono rappresentare infatti una priorità della agenda istituzionale della Ue, elevando – da una parte – gli standard qualitativi del monitoraggio in entrata nel Vecchio Continente, e dall’altra, controllando anche le produzioni che invece vengono esportate fuori l’Europa. Hansen e la Ue manterranno le promesse?”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo