Ai Musei Capitolini “La Roma dei Re. Il racconto dell’Archeologia”, 800 repertimai esposti prima dal Foro Boario alla necropoli sull’Esquilino
Roma, dalle capanne ai fasti dell’Impero
Fino al 27 gennaio del prossimo anno, nelle sale di Palazzo Caffarelli e nell’area del Tempio di Giove di Palazzo dei Conservatori, largo alle fasi di vita più antiche della città di Roma; quelle miracolosamente scansate allo scorrere del tempo e venute diversamente alla luce, celate nel fondo di una stratificazione plurimillenaria. “La Roma dei Re. Il racconto dell’Archeologia” più che una mostra è un evento che raccoglie un patrimonio unico, allestito ai Musei Capitolini. Una mole – selezionatissima – di oggetti mai esposti al pubblico,dai depositi o da scavi recenti: urne, resti di scheletri bambini e di sculture, collane e lastre decorate, coperture di templi, frammenti di pozzi e vasellame di terracotta provenienti da un passato che si perde nella “notte di tempi” ma che, tuttavia, è testimone di quanto i bisogni di una grande città – quella di ieri, quella di oggi – e la gestione del suo territorio siano molto simili.Facendo i doverosi distinguo. In tutto, oltre 800 reperti(per 8 sezioni), frutto dello strenuo lavoro di un’equipe capitanata da Isabella Damiani e Claudio Parisi Presicce. Una mostra “a’rebours”, dal VI al X secolo a.C., che può considerarsi il primo tassello di un itinerario che attraverserà “La Roma dei Re” per far conoscere e promuovere la fase più arcaica della città, con le sue trasformazioni socialie le ideologie indagate attraverso anche questi reperti in altre forme interpretative.Dalla prima sezione (Santuari e palazzi nella Roma regia)alla settima (I corredi funerari “confusi”); dall’area sacra di Sant’Omobono nel Foro Boario ai Fori di Cesare e Augusto; dal Foro romano alla necropoli dell’Esquilino, si arriva all’ultima, l’ottava, dedicata alla ricostruzione di oggetti in bronzo e ceramica: un’altra novità dell’evento ai Capitolini che metterà in pratica la, cosiddetta,“esperienza tattile”, spesso negata in altre occasioni.
Info: www.museicapitolini.org; www.museiincomune.it