Al lavoro per salvare il Centro Equestre dei Pratoni del Vivaro

0
1283
Pratoni del Vivaro Rocca di Papa
Pratoni del Vivaro Rocca di Papa
Pratoni del Vivaro Rocca di Papa
Pratoni del Vivaro Rocca di Papa

Si è svolto il tavolo di lavoro per il rilancio e lo sviluppo del Centro equestre federale dei Pratoni del Vivaro, struttura ad oggi chiusa  per effetto della decisione presa dall’ex presidente della Fise. All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, i sindaci dei Comuni vicini, Alberto Bertucci di Nemi, Emilio Cianfanelli di Ariccia, Damiano Pucci di Rocca Priora e Fausto Servadio di Velletri, oltre al presidente dell’XI Comunità Montana Giuseppe De Righi, al presidente regionale della Fise Giuseppe Brunetti e al presidente del Comitato regionale Coni Riccardo Viola.

Il tavolo è stato voluto dal sindaco Boccia a seguito dell’invito ricevuto dal neo commissario della Fise Gianfranco Ravà a presentare progetti di sviluppo che siano economicamente sostenibili, a fronte delle difficoltà interne alla Federazione stessa, e che coinvolgano le varie realtà del territorio.

“Non possiamo accettare di perdere una risorsa simile per il territorio – è il commento del sindaco Pasquale Boccia -. Il centro equestre dei Pratoni del Vivaro è stato per anni il punto di riferimento dell’equitazione nazionale e deve tornare ad essere quella palestra europea che era un tempo.
Ringrazio uno per uno tutti i partecipanti all’incontro, dal quale sono scaturite iniziative importanti e, soprattutto, la volontà di batterci insieme per veder rinascere il centro equestre”.

Il tavolo ha infatti convenuto di inviare una nota al Coni Servizi, al Coni e alla Fise per richiedere l’immediata riapertura del Centro equestre federale dei Pratoni del Vivaro, per strapparlo all’incuria e al degrado, e in vista anche dell’imminenza di importanti competizioni e eventi che da sempre hanno trovato nei Pratoni del Vivaro una location ideale: il Trofeo delle Regioni e gli Assi del  prossimo 13 ottobre, il Saggio delle scuole e le finali di Completo dal 1 al 3 novembre, nonché la manifestazione a vocazione sportiva e sociale “Naturalmente Cavalcando”, che rischiano di essere spostate altrove come già accaduto per le Ponyadi

Il tavolo ha inoltre convenuto di richiedere al più presto un incontro con tutti gli Enti di riferimento, compresa la Regione Lazio, per iniziare al più presto un percorso di individuazione di un modello gestionale nuovo, incentrato sul mondo del cavallo ma aperto anche ad altre discipline, che possa consentire alla struttura del Centro equestre federale di rinascere e tornare ad essere volano di sviluppo economico, sportivo e turistico per tutti i Castelli Romani.