Albano celebra le vittime dei partigiani comunisti jugoslavi nel Giorno del Ricordo

La commemorazione per le vittime delle foibe alla presenza delle autorità cittadine, dei consiglieri comunali, dirigenti e militanti di Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale

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Conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

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Dal 2004 infatti, si celebra ogni 10 Febbraio il  giorno del ricordo, un dovere morale quello di ricordare per non dimenticare il massacro dei nostri connazionali a causa della dittatura comunista di Tito.

Ieri pomeriggio al parco della Rimembranza, alla presenza tra gli altri dei consiglieri comunali di fratelli d’Italia di Albano Laziale Roberto Cuccioletta, Federica Nobilio e Matteo Orciuoli, unitamente al Consigliere Metropolitano nonchè capogruppo a Palazzo Savelli Massimo Ferrarini, e dei militanti di gioventù nazionale si è svolta una cerimonia di commemorazione per le vittime delle foibe. Presente l’associazione dei bersaglieri, i carabinieri e la polizia locale. Presenti, tra le istituzioni il Sindaco Massimiliano Borelli ed il Presidente del Consiglio Comunale Nicola Marini. Ciò che colpisce invece è la totale assenza della maggioranza, che mostra completa indifferenza nei confronti di una tragica vicenda che dovrebbe invece essere d’interesse comune. Come se il giorno del ricordo riguardasse solo una parte di cittadini italiani.

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Ad animare la commemorazione sono stati i numerosi ragazzi  di Gioventù Nazionale di Albano, che hanno formato una sorta di corteo con le bandiere di Istria, Fiume, Dalmazia e le tante bandiere tricolore, in onore dei caduti. Uno striscione, realizzato dagli stessi ragazzi recitava ‘’la verità non può essere infoibata’’, quella stessa verità che per troppi anni è caduta nel dimenticatoio, censurata da una sinistra indifferente.

Come ha ribadito anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella, ‘’Un muro di silenzio e di oblio, un misto di imbarazzo, di opportunismo politico e talvolta di grave superficialità – si formò intorno alle terribile sofferenze di migliaia di italiani, massacrati nelle foibe o inghiottiti nei campi di concentramento, sospinti in massa ad abbandonare le loro case, i loro averi, i loro ricordi, le loro speranze, le terre dove avevano vissuto, di fronte alla minaccia dell’imprigionamento se non dell’eliminazione fisica.’’

Un discorso mirato a scuotere le coscienze per vincere l’indifferenza, per mettere fine ai tentativi di minimizzare o nascondere quell’orrendo crimine del passato che ci ha visti protagonisti.

Al termine delle celebrazioni i ragazzi e le ragazze di Gioventù Nazionale hanno deposto una corona di fiori riportante la dedica degli “Italiani di Albano Laziale in onore dei martiri delle foibe”.

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