Albano, Linea Rossa risponde al PD sul caso Regina Apostolorum

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lalinearossa
La Linea Rossa
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La Linea Rossa

“Scusa non richiesta, accusa manifesta.

Quando la Linea è chiara, arriva al segno. E infatti il PD risponde: colpito e affondato.” Comincia così il comunicato della nuova associazione politica albanense La Linea Rossa.

“Volevamo precisare ancora una cosa in merito alla invadente iniziativa del comitato del Sì al referendum rivolta ai dipendenti del Regina Apostolorum. Informiamo i gentili amministratori che i cittadini di Albano e non solo hanno a cuore la struttura ospedaliera tutto l’anno, perché riguarda la loro stessa salute.

Da quando è competenza di normali cittadini occuparsi di eventuali crisi o rischi chiusura di un ospedale? Chi ha scritto il comunicato ha visto forse un corteo cittadino in favore della chiusura dell’ospedale?

Tutelare un presidio sanitario territoriale è un DOVERE dell’aministrazione, che non possono oggi descriverci come un favore e un atto di buona creanza – ironizzano i portavoce Sara Montoni e Valerio Bruciamete Carletti dell’associazione. Rimaniamo tre volte basiti dal comunicato targato PD.

Hanno così tanta arroganza che non solo ci chiedono di rendergli grazie dell’impegno in favore della non chiusura dell’ospedale, ma addirittura accusano normali cittadini di avere avuto poco a cuore la vicenda. Roba da pazzi.

Hanno così poco senso istituzionale da dover leggere sui giornali le interrogazioni che un gruppo consiliare presenta. Roba da pazzi.

Hanno così tanta vergogna da mentire sulla vicenda, innanzitutto sulla presenza di relatori del comitato del NO, e in secondo luogo vergogna nello sminuire che il Capogruppo PD Avvocato Gabriele Sepio si è lasciato presentare come Assessore, quando in realtà detiene le redini dei Servizi Sociali albanesi in modo del tutto fuori legge, avendo una semplice delega consigliare di controllo sul settore e non una delega esecutiva. Roba da pazzi – si conclude la nota di Linea Rossa”.