Alessandro Prete, regista per passione

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Alessandro Prete
Alessandro Prete

Il grande pubblico lo ha conosciuto nei panni di attore, da Il Bello delle Donne a Romanzo Criminale, passando per i successi cinematografici di Tre Metri sopra il Cielo e Gli Angeli Di Borsellino. Ma da qualche anno Alessandro Prete si occupa con passione anche della regia di importanti spettacoli teatrali, ultimo dei quali è “Frida Kahlo: il ritratto di una donna”, interpretata da Alessandra Navarro, in scena fino al 13 Aprile al Piccolo Eliseo Patroni Griffi di Roma. Un appuntamento teatrale più che stimolante, da non perdere perché moderno, multimediale e culturalmente interessante. L’opera è intensa e carnale proprio come lo era Frida Kahlo, personalità forte e complessa, simbolo dell’arte messicana del Novecento, qui raccontata non con una biografia didascalica ma attraverso i suoi quadri più celebri che in scena prendono vita narrando storie di donne, in un omaggio alla forza e all’identità femminile.

Abbiamo intervistato Alessandro Prete, regista ma anche autore
dello spettacolo assieme ad Igor Maltagliati e Luca Setaccioli.

COME E’ NATA L’IDEA DI DARE VITA A QUEST’OPERA TEATRALE?
Tre anni fa io e Pino Insegno avevamo in mente di portare in scena storie e vite di uomini e donne, il tutto in tre tappe: il primo step è stata l’opera “Edgar Allan Poe – il racconto di un uomo” che ha avuto un grande successo, il secondo step è lo spettacolo attualmente in scena su Frida Kahlo, un’altra storia molto importante che stimola le corde emotive del pubblico e il terzo step lo scoprirete in futuro. Questo spettacolo non è la classica biografia, riunisce infatti tutte le arti visive senza sovrapporle, come la danza, la musica che sembra essere dal vivo, la prosa…tutte le arti figurative sono raccolte sul palco e danno lo spunto per raccontare il sottotesto dei quadri che vengono rappresentati. Ne esce fuori un universo femminile fortissimo.

E’ SOLO UNA CASUALITA’ CHE LO SPETTACOLO STIA ANDANDO IN SCENA
CONTEMPORANEAMENTE ALLA MOSTRA SU FRIDA KAHLO ALLE SCUDERIE DEL QUIRINALE?
La programmazione teatrale è organizzata di anno in anno, è stata una fortuna che sia stata organizzata la mostra ma è anche merito del mio bravo produttore il fatto che si svolga parallelamente al nostro spettacolo. L’arte deve essere un rinforzo imprenditoriale, nel nostro Paese è necessario iniziare a considerarla non solo una spesa ma anche e soprattutto un investimento.

“FRIDA KAHLO-IL RITRATTO DI UNA DONNA” ANDRA’ IN SCENA IN ALTRE CITTA’ DOPO LA TAPPA ROMANA?
Stiamo avendo un riscontro molto positivo da parte del pubblico quindi potremmo pensare di ripetere in altri teatri. Per il momento non c’è nulla di programmato, non vogliamo diventi un’operazione commerciale.

PUO’ ANTICIPARCI QUALCOSA IN ANTEPRIMA SULLA TERZA TAPPA CHE RIGUARDA LA VITA DI UOMINI E DONNE CHE PORTERETE A TEATRO?
Non posso sbilanciarmi troppo, dirò solo che se finora abbiamo raccontato uno scrittore e una pittrice…chissà che nella prossima opera non parleremo di un musicista o di un attore.

QUALI SONO I SUOI PROGETTI FUTURI?
La prossima stagione televisiva mi vedrete in Squadra Antimafia e sarò in teatro con due, forse tre, spettacoli uno dei quali è andato in scena anche a Parigi oltre che in tutta Italia.

QUALI SONO LE EMOZIONI CHE SI PROVANO A CURARE LA REGIA DI IMPORTANTI OPERE TEATRALI E QUALI QUELLE CHE REGALA LA RECITAZIONE?
Ho iniziato come attore e amo la recitazione ma la mia vera passione, quella che mi dà le emozioni più grandi, è la regia. Personalmente da regista mi sento più completo, più realizzato e riesco a pieno ad esprimere quello che voglio trasmettere al pubblico. Se penso al mio futuro mi vedo dietro la telecamera, non davanti.