Alla scoperta dell’home schooling, la scuola “a casa” che piace sempre di più anche alle famiglie italiane

Approfondimento sulla crescita del fenomeno dell'Home Schooling anche in Italia

0
290
homeschooling

I racconti di altri genitori che l’hanno scelta per i loro figli ti hanno incuriosito e ora vuoi saperne di più sull’istruzione parentale? Trovi qui info sull’home schooling come a chi e come fare richiesta, che requisiti devi dimostrare di possedere, a cosa fare attenzione nel pensare alle attività formative con cui impegnare i tuoi figli, ma anche se c’è un modo per tornare indietro sulla decisione e riprendere la scuola. Insieme proveremo, invece, a inquadrare più genericamente il fenomeno e capire il successo dell’home schooling.

Istruzione parentale: come funziona e perché piace a studenti e genitori

Partendo da alcuni numeri, come quello dei 15 mila e passa studenti italiani che, secondo i dati ufficiali del Ministero dell’istruzione, nell’anno scolastico 2020/2021 erano impegnati in percorsi di istruzione parentale. Si trattava di oltre il triplo rispetto a solo due anni prima e il dato va interpretato, soprattutto, come un dato di tendenza: le domande di home schooling sembrano destinate ad aumentare, cioè, nei prossimi anni. La comodità della formula e, allo stesso tempo, i buoni risultati che permette di ottenere sono tra le principali ragioni alla base del boom di richieste di istruzione parentale.

Come suggerisce la stessa espressione, infatti, si tratta di una formula che impegna i genitori a provvedere in autonomia all’educazione dei figli. Possono farlo a casa e occupandosi in prima persona delle varie attività formative o in alternativa possono affidarsi a tutor o insegnanti privati o, ancora, iscrivere bambini e ragazzi a istituti privati e scuole online: non ci sono in Italia particolari vincoli, infatti, su come fare home schooling e di fatto alle famiglie che scelgono questa opzione è richiesto solo di dimostrare di avere mezzi personali e/o materiali da dedicare all’istruzione dei figli. A individuare tra i soggetti preposti all’educazione dei bambini la famiglia è, del resto, direttamente la Costituzione italiana che è, per altro, anche la fonte di diritto più importante da cui deriva la possibilità di procedere nel nostro Paese con l’istruzione parentale.

Quanto detto fin qua vuol dire, più pragmaticamente, che l’home schooling è permesso in Italia, possono farlo tutti – dove il tutti va letto anche come studenti di tutte le età e di ogni ordine scolastico – e ogni famiglia è libera di organizzarsi come meglio crede per fare scuola a casa.

Una flessibilità che, come in parte si accennava, si traduce da un lato in una maggiore praticità di momenti formativi che non hanno giorni e orari fissi, come avviene invece a scuola, e che meglio si adattano alle sempre più numerose esigenze delle famiglie e, dall’altro, soprattutto nella possibilità di rendere il percorso scolastico più su misura per il singolo alunno. Quello di cui la scuola tradizionale è spesso accusata, infatti, è di dedicare poco spazio ai talenti e alle propensioni individuali degli studenti e troppo tempo ed energie, invece, a seguire tabelle ministeriali standard e che soprattutto nelle prime fasi della formazione dell’alunno sono poco rappresentative dei suoi reali progressi nell’apprendimento. Se c’è una ragione, insomma, per cui sempre più genitori apprezzano l’home schooling è perché permette di far imparare il bambino mettendo al centro le sue esigenze e solo in un secondo piano voti, verifiche, esami.