Dopo il disastro malese di fine marzo, Alonso e la Ferrari (in ordine puramente alfabetico) si prendono quella vittoria attesa quaranta giorni fa. Una delusione su cui il team di Maranello ha ricostruito le basi di una riscossa attesa e ampiamente attesa dopo le ottime prove libere di venerdì. L’azzardo di Mercedes, con Hamilton, e Lotus, con Raikkonen, non paga in termini di vittoria, ma permette ai due di sopravanzare, a posti invertiti, Sebastian Vettel, che paga l’eccesso di tattica nella Q3 di ieri. Il gran finale del campione del mondo non basta e si deve accontentare di stare ai piedi del podio. Massa preceduto da Button è forse, però, il grande deluso di questa gara: il problema al primo pit spot che gli fa perdere il podio lo paga psicologicamente e subisce un’umiliante serie di sorpassi che lo costringono ad accontentarsi di un poco soddisfacente sesto posto, vedendo il materiale tecnico a disposizione. Button quinto, dietro il brasiliano un grande Ricciardo, sopra le sue possibilità anche in qualifica, un solido Di Resta è ottavo avanti a Grosjean, quest’ultimo ad anni luce dal compagno di squadra Kimi. Chiude la zona punti Hulkenberg, da podio per metà gara avanti ad un Perez sotto le aspettative. Piccoli segnali di ripresa da Williams e piloti (Bottas e Maldonado), ancora alla bandiera a scacchi Bianchi. Webber costretto al ritiro, a coronamento di un fine settimana da incubo, come Rosberg che non conclude la gara, idem Sutil che paga il contatto “in famiglia” con il compagno di squadra Di Resta.
Nicola Gallo
