Alveare, torna il Progetto Scuola 2018

Torna per il settimo anno consecutivo il Progetto Scuola dell’associazione di Rocca di Papa degli amici del Castagno Alveare

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Alveare

Ha preso il via per il settimo anno consecutivo il “Progetto Scuola” dell’ALVEARE, l’associazione roccheggiana degli amici del Castagno. Quest’anno alle scuole (elementari e medie inferiori) di Rocca di Papa e di Rocca Priora si sono aggiunte anche quelle di Ariccia. Il progetto – in collaborazione con i Comuni, il Parco Regionale dei Castelli Romani, la Comunità Montana, l’Associazione Nazionale delle Città del Castagno e l’Università della Tuscia – si articola in una serie di iniziative che vanno dai seminari in classe alle passeggiate nei boschi, senza trascurare le visite alla sede del Parco, al Museo Geofisico e ad altre Istituzioni del territorio. Un’attenzione particolare, poi, è dedicata alle visite alle attività artigianali legate al legno, come le segherie e le falegnamerie. Ciò che spinge i volontari coinvolti a dedicarsi al progetto con tanta passione è la risposta sempre entusiasta dei ragazzi. Maestri e professori, da parte loro, sono ormai consapevoli di quanto il radicamento al territorio sia parte integrante e imprescindibile nella formazione dei loro allievi. Il territorio albano, infatti, oltre a essere ricco di vegetazione ha una storia millenaria nella quale i boschi hanno sempre avuto un ruolo fondamentale. Si pensi soltanto agli antichissimi culti silvani delle popolazioni latine. Oppure si consideri quanto l’economia dei secoli a noi più vicini fosse basata proprio sulla castanicoltura, dalla produzione di carbone di legna, alla realizzazione delle doghe per le botti o delle travi, sia per i solai dei palazzi romani sia per i tetti delle cattedrali di mezza Europa. Per i bambini e gli adolescenti di oggi riscoprire i mestieri dei loro nonni e arrivare a toccare con mano le piante e i prodotti che ne derivano è un’esperienza unica e indimenticabile, una sorta di introduzione a un “ambientalismo dinamico” capace di coniugare l’amore astratto per la natura a quello per il lavoro. Questo, in fondo, è l’obiettivo del Progetto: fare in modo che i ragazzi siano prima di tutto consapevoli di dove vivono e poi che si appassionino al loro ambiente, imparando ad amarlo e a curarlo. La risposta dei più giovani, d’altra parte, ripaga ampiamente l’impegno di chi si dedica alle diverse attività in cui si articola il Progetto Scuola. Ai seminari partecipano come docenti agronomi, scrittori, archeologi, economisti, guardaparco… ma anche tante persone di buona volontà che curano gli spostamenti, preparano le attrezzature, accompagnano i ragazzi nelle uscite, studiano modi sempre nuovi per stimolare il loro interesse. Tutto su base volontaristica e, per quanto riguarda gli Enti, senza mai uscire dai rispettivi ambiti di competenza e di spesa. Quest’anno, oltre al proseguimento dell’avventura creativa di una fiaba ambientata proprio nei nostri boschi (racconta la vittoria sul Cinipide, il parassita che stava uccidendo i nostri castagneti) e al consueto concorso fotografico intitolato a Francesco Pagliuso, gli allievi saranno invitati a presentare i loro lavori in una cerimonia di chiusura nel bel Teatro Civico di Rocca di Papa, mentre dei seminari saranno ospitati nella fantastica cornice del Palazzo Chigi di Ariccia: sedi prestigiose messe a disposizione dalle Amministrazioni Comunali proprio in virtù del riscontro che il Progetto ha saputo ottenere nel tempo.