Si è concluso lo spoglio dei voti tra gli iscritti della Fondazione Alleanza Nazionale, riuniti all’Hotel Midas di Roma per decidere le sorti politiche di quella che fu la destra politica italiana. Si sono confrontate tre mozioni su piattaforme diverse: la mozione Zaccheo, o dei cosiddetti quarantenni, che sosteneva la necessità che la Fondazione diventasse levatrice di un processo costituente che portasse alla rinascita di Alleanza Nazionale. La mozione La Russa, che con il ritiro di quella presentata da Gasparri, riuniva gli esponenti di Fratelli d’Italia e Forza Italia ex An e la mozione a prima firma Nicola Bono, ex deputato siciliano di An che sosteneva la necessità di un nuovo partito, ma senza il simbolo di An, che sarebbe dovuto essere custodito e congelato dalla Fondazione stessa. L’esito del voto è stato il seguente: partecipanti e votanti 490, mozione quarantenni voti 222, mozione La Russa (Fdi-Fi) 266, mozione Nicola Bono 212. Ha vinto la tesi di Giorgia Meloni e Maurizio Gasparri, che sancisce l’impossibilità di far rinascere An dalla Fondazione che porta il suo stesso nome. Ora Fratelli d’Italia è l’unico partito che si richiama alla destra in Italia.
