Anche Europa Verde Ciampino aderisce alla fiaccolata pro curdi

Politica, anche Europa Verde di Ciampino aderisce alla fiaccolata pro curdi di Dirittincomune che si terrà a Roma nel corso di questo pomeriggio

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Europa Verde

“Contro l’occupazione turca e la pulizia etnica dei curdi nella Siria settentrionale e orientale, oggi pomeriggio saremo in Piazza della Pace alla fiaccolata promossa da Dirittincomune”. E’ quanto si legge in una nota diffusa da Europa Verde di Ciampino. “La devastante operazione militare ordinata dal nuovo sultano turco Recep Erdogan – si legge nella nota – ha già prodotto oltre 130mila profughi e centinaia di morti tra i civili. Tra questi, Hevrin Khalaf, nota attivista che si batteva per i diritti delle donne nella regione, brutalmente assassinata a sangue freddo da un gruppo jihadista alleato con le forze turche”. “L’intento di Erdogan – prosegue la nota – è annientare il modello sociale rivoluzionario del Rojava, fondato sulla partecipazione diretta dei cittadini, indipendentemente dall’etnia, di religione e di genere. Erdogan, ma anche Assad tatticamente schierato nelle ultime ore al fianco dei curdi, vuole cancellare l’esempio di una società autogestita, femminista, costruita sulla convivenza dei popoli che abitano in quelle terre, in un contesto di istituzioni laicizzate”. “Su questa ignobile aggressione scatenata dalla Turchia assistiamo sgomenti ad una indecorosa complicità internazionale, a partire dagli Stati Uniti alla Russia, passando per la vergognosa Europa che balbetta qualche timida parola di condanna. Eppure c’è una fetta consistente di società occidentale, che di fronte alla vergogna e all’ipocrisia di questo tradimento, si schiera con sempre maggior forza dalla parte del popolo curdo. Oggi pomeriggio saremmo anche noi a Ciampino per far sentire la nostra voce”. “Chiediamo che il governo italiano – conclude la nota di Europa Verde – prenda una posizione forte e decisa contro questo genocidio adoperandosi per la fine immediata delle operazioni belliche e il ritiro delle truppe  turche, l’immediato embargo delle attuali forniture di armi da parte di imprese italiane, la sospensione dei rapporti diplomatici con la Turchia e l’adozione di sanzioni contro Erdogan e i suoi parenti”.