ANCI Lazio ricorda Don Luigi Sturzo

ANCI Lazio ricorda Don Luigi Sturzo a 100 anni dall'appello dei Liberi e Forti con un convegno aperto dal Presidente Nicola Marini

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Marini, D'Ubaldo e De Mita

A poche ore dalla ricorrenza del centenario dell’«Appello ai liberi e forti» ispirato da don Luigi Sturzo, Anci Lazio ha ricordato la figura del politico italiano che più di ogni altro ha gettato le basi culturali per la conquista delle autonomie locali. 
Il convegno è stato aperto dall’intervento del presidente di Anci Lazio Nicola Marini che ha tracciato un profilo di don Sturzo partendo da una sua celebre frase: «Nella politica, come in tutte le sfere dell’attività umana, occorre il tempo, la pazienza, l’attesa del sole e della pioggia, il lungo preparare, il persistente lavorio, per poi, infine, arrivare a raccogliere i frutti». Marini ha richiamato i valori di don Sturzo con quella nostalgia diffusa di questa controversa stagione animata dalla superficialità in cui la competenza e la preparazione non rappresentano sempre una virtù per gli amministratori dei comuni.
Un collegamento attuale sui temi che Sturzo tracciava nel discorso di Caltanissetta del 1902 riportato in una pubblicazione di Anci Lazio distribuita in occasione del convegno e disponibile per gli amministratori che ne faranno richiesta.
Per il Presidente di Anci Lazio quel discorso incardinava i valori della Rerum Novarum che diffondeva un messaggio sulla centralità della persona che la politica iniziava a porre al centro della sua riflessione all’alba di un secolo complicato. Il ruolo dell’autonomie locali, per Marini, va oltre il confine amministrativo, rappresenta la comunità con tutto il carico emotivo che porta la socializzazione e il confronto che deve vedere sempre al primo posto la persona.
Con rammarico il Presidente di Anci Lazio riflette che il filo conduttore della buona politica a favore dei comuni, dunque dei cittadini, dovrebbe essere quella sussidiarietà che ancora tarda ad essere concepita nella sua essenza costituzionale.
Nicola Marini, in conclusione del suo intervento, ricorda che sono ancora di grande attualità le parole chiavi usate da don Luigi Sturzo: «impegno, passione, applicazione, preparazione», forse, oggi, poco sentite ma sulle quali è opportuna una profonda riflessione.
Il convegno, moderato da Lucio D’Ubaldo, ha visto poi l’intervento di Francesco Chiucchiurlotto, coordinatore Borghi e Paesi del Lazio di Anci Lazio, e le tanto attese conclusioni del presidente Ciriaco De Mita. Numerosi e qualificati gli ospiti in sala, tra essi Pier Luigi Castagnetti, Lorenzo Dellai e Bruno Astorre.