POLITICA – Continua la polemica a Marino all’interno delle opposizioni ed in particolare tra Rifondazione Comunista ed il consigliere comunale, nonchè leader di Azione Cittadina, Marco Rapo. Proprio quest’ultimo replicando alle accuse di “intendenza col nemico”, individuato dai comunisti marinesi nell’appoggio alla candidatura di Adriano Palozzi in occasione delle ultime elezioni regionali, ha inteso rispondere sottolineando polemicamente il voto favorevole di Rifondazione al piano regolatore che nel 2004 fu partorito dalla giunta di centrodestra guidata dall’ex Sindaco fabio Desideri.
“Debbo rispondere – dichiara in una nota il consigliere comunale di Marino Marco Rapo – ad un articolo di Rifondazione Comunista, non tanto perché mi pregia di un’attenzione particolare già al secondo rigo, quanto anche perché alcuni commenti successivi contestano l’amico Maurizio Aversa per avermi definito di provenienza sicuramente di centrosinistra. Nello specifico Rifondazione Comunista definisce la coalizione di centrosinistra come di “…‘destro-centro-sinistra’ marinese, nome secondo noi più che adeguato visto che la coalizione va da Rapo, che a febbraio sostenne la candidatura in regione dell’allora sindaco Adriano Palozzi, fino a PdCI e SEL…”; quindi precisa che la coalizione che partecipo con Azione Cittadina “…dovrebbe evidenziare alla cittadinanza le motivazioni sul perché il nostro partito (appunto Rifondazione) a Marino ha deciso per una diversa strada per le prossime amministrative…”.
Ebbene – continua Rapo – quali che siano le ragioni delle scelte di Rifondazione Comunista a me poco interessa e comunque sono ragioni che di sicuro non aiutano il centrosinistra marinese il quale, con l’obiettivo di vincere le elezioni e realizzare tutto quanto l’opposizione ha dichiarato in questi anni, dovrebbe essere quanto più unito possibile.
Per il resto, quando Rifondazione Comunista intende fare delle dichiarazioni, almeno fin quando si riferisce al sottoscritto, deve però farle complete e veritiere. Pertanto con il presente comunicato devo precisare la mia appartenenza allo schieramento di centrosinistra per cultura e coerenza istituzionale di due legislature (quindi da sempre) non solo sempre all’opposizione, ma con espressioni di voto decisamente contrarie all’Amministrazione di centrodestra. Quindi il riferimento di Rifondazione alla mia espressione di voto alle scorse regionali in favore dell’allora sindaco di Marino, avrebbe dovuto essere, per correttezza politica, contestualizzato ad un momento dove il sottoscritto era alla ricerca di un’aggregazione di forze per la realizzazione di un governo di discontinuità amministrativa con quello dell’ultimo settennio (discontinuità che come sappiamo può aversi anche nell’ambito di una stessa forza politica con il cambiamento dei vertici, si veda quanto sta accadendo nel PD nazionale). Dopo quella espressione di voto (ricordiamolo di una lista civica) all’istituzione sindaco affinché, almeno, fossero rappresentate con maggior forza le istanze provenienti dal nostro paese in ambito regionale, si sono verificate quelle condizioni che io auspicavo da sempre, con la soddisfazione di vederle realizzate addirittura con la garanzia offerta dai successivi comunicati, manifesto e mozione del PD locale e regionale.
Ancora più grave perché falsa e strumentale – aggiunge Rapo – è quindi l’altra affermazione di Rifondazione Comunista in ordine “ai limiti e alla chiusura” che dimostrerebbe la coalizione di centrosinistra sull’urbanistica. Affermazione a dir poco anacronistica proprio perché proveniente nemmeno da una lista civica come la mia ma da un Partito – appunto quello della Rifondazione Comunista, indubbiamente di sinistra – che nel 2004 ha approvato l’attuale Piano Regolatore Generale che ha devastato il nostro territorio ed è tutt’oggi vigente; un Piano Regolatore, a proposito di ‘destro-centro-sinistra’, che era di destra perché era il Piano regolatore elaborato dal Sindaco Fabio Desideri, eppure votato da Rifondazione Comunista.
Se quindi debbo registrare ancora la miopia di certe forze a non voler tirare una linea per il superamento del passato o degli errori e per costruire un futuro partecipando ad uno schieramento ideologicamente sano per governare il nostro paese, invito però almeno a non mistificare la storia delle persone e dell’esperienza politica delle stesse perché quella storia io la conosco e la ricordo benissimo, come rammento fotografati i manifesti – conclude la nota – e le dichiarazioni di tutti”.
L’ulteriore replica al leader di Azione Cittadina da parte del Partito della Rifondazione Comunista marinese non si è fatta attendere ed è contenuta nella nota sottostante.
“Rispondiamo brevemente alle dichiarazioni del consigliere Marco Rapo – replica il circolo di Rifondazione Comunista di Marino – perché siamo avulsi dalle sterili polemiche: le letture politiche di appartenenza attengono al partito, alla forza politica e al singolo individuo che la espongono.
Evidentemente Marco Rapo ritiene, – continua la nota – per la sua visione politica, di appartenere alla tradizione del centro-sinistra, evidentemente per Rifondazione Comunista no; non comprendiamo in quale momento della storia italiana le opinioni politiche, indubbiamente soggettive e derivanti da ideologie spesso antitetiche, hanno cominciato ad avere la necessità di essere marchiate come falsità o come verità indiscutibili.
Certo è che essere all’opposizione di un’amministrazione di centro-destra non auto qualifica automaticamente una forza politica come di centro-sinistra, questo si esplicita attraverso il programma e ad oggi registriamo come ad esempio la proposta a suo tempo fatta dal consigliere Rapo di affidare alla gestione di un privato l’ospedale di Marino non rientra a pieno nella visione storica della sinistra.
Concludiamo rispondendo alla questione della nostra votazione del PRG nel 2004 durante la Giunta Onorati insieme a tutto il centro-sinistra: fu un errore, errore di compagni che ad oggi non sono più presenti all’interno del partito a Marino e che già nelle scorse elezioni abbiamo evidenziato ed è stata appunto la volontà di non ricadere negli stessi meccanismi, e per non avverare la massima marxista della ripetizione della storia come “tragedia e poi farsa”, che ci ha condotti a cercare una via alternativa e di vera svolta per la politica locale dimostrando che a distanza di anni sappiamo non solo riconoscere i nostri errori – chiosa Rifondazione – effettuati nella più sincera volontà di opporsi ad una vittoria delle destre, ma anche cercare di correggerli laddove hanno condotto a sfruttamenti successivi: concetto che già nel nostro primo comunicato era sottolineato ma che evidentemente il consigliere Rapo non ha colto”.