Ancora scontro tra Lupi ed i consiglieri dissidenti del Pd di Ciampino

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Simone Lupi
Simone Lupi Consigliere Regione Lazio (Pd)
Simone Lupi
Simone Lupi Consigliere Regione Lazio (Pd)

“La comunicazione dell’avvio del procedimento di dichiarazione per “tutelare la conservazione e consentire la fruibilità dello scenario formato da “Il portale e le Mura dei Francesi”, da parte della Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici del Lazio, giunge tanto inaspettata, quanto grave nei suoi contenuti e presupposti”. Queste le dichiarazioni del Consigliere regionale del Partito Democratico e vice presidente della Commissione Bilancio, Simone Lupi.

“Più che teso a tutelare i beni culturali – continua lupi – il provvedimento sembra rispondere ad una sorta di “servizio a domanda individuale” per tacitare i desiderata del locale comitato per la difesa dei beni comuni, senza comprendere quelle delle decine di famiglie in attesa di una casa. Non si comprenderebbe altrimenti la schizofrenica attività messa in atto dalla citata Soprintendenza che già nell’anno 2008, con un provvedimento viziato nella forma e poi nel 2009, con un altro emesso a “tutela dei “Muri dei Francesi”, aveva posto un analogo vincolo e poi – anche sulla scorta delle osservazioni pervenute da più parti – lo aveva parzialmente revocato. Cosa è cambiato dal 2009 ad oggi?  Nulla – aggiunge l’ex Sindaco di Ciampino – sotto il profilo della tutela dei “coni visuali verso i portali inseriti nelle Mura dei Francesi”. Anzi il portale della Marcandreola nel frattempo è rovinato a terra (per incuria,  non solo da parte della società proprietaria dell’immobile)  e sino ad oggi a nulla sono valsi gli sforzi compiuti dal Comune di Ciampino per addivenire al suo recupero, attraverso l’anastilosi dei reperti originali. Si obietterà – dichiara ancora la nota diramata da Simone Lupi – ma nel frattempo in loco sono stati rinvenuti i reperti archeologici attribuiti alla Villa del Console Messala. Bene, anche su questo la competente Soprintendenza archeologica per il Lazio aveva espresso i propri pareri ed autorizzato – con prescrizioni adeguate alla tutela e alla valorizzazione del sito rinvenuto  – la prosecuzione dei lavori, avvenuti a seguito di una apposita Variante al PRG che teneva conto anche delle prescrizioni imposte dalla stessa Soprintendenza”.

“Il particolare clima di sfiducia nella politica che attraversa il nostro Paese dovrebbe, poi, suggerire a chi ha ricoperto incarichi di prestigio di  non cavalcare come una mosca nocchiera la protesta tout-court da una parte e a recriminare, invece,  sui giornali locali, “i gravi danni per l’economia, l’occupazione, le casse del comune e le aspettative dei cittadini. A tutto c’è un limite!. Con senso di responsabilità, auspico, quindi – conclude Lupi – che l’azione del Ministero per i beni culturali a difesa del paesaggio e dell’ambiente non si trasformi in uno strumento di parte,  asservito alle logiche demagogiche di chi, oggi, non partecipando alla vita pubblica amministrativa, pensa di sovvertirla con azioni tanto irresponsabili quanto scriteriate. Sono certo, invece, che l’accesso al diritto alla casa anche alle fasce sociali meno abbienti possa contemperarsi con  le esigenze di tutela ambientale, in quanto ambedue generate dalle esigenze di “pubblico interesse” che deve perseguire la pubblica amministrazione; – conclude il Consigliere regionale Lupi – anche la Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici del Lazio”.

Non dello stesso avviso dell’ex Sindaco di Ciampino Simone Lupi si dichiarano essere i cinque consiglieri comunali del Partito Democratico, stesso partito di Lupi, i quali, acuendo uno scontro interno che va avanti da mesi nel Pd ciampinese, sulla specifica vicenda che coinvolge la sovrintendenza ai beni culturali si pongono in posizione diametralmente opposta: ecco qui di seguito la loro nota diffusa alla stampa locale.

PAZIENZA, GIGLIO, FIORNI, SUDANO, MUZI (PD):PIENA FIDUCIA ALLA SOVRINTENDENZA

“Vogliamo manifestare tutta la nostra fiducia e apprezzamento nell’operato della Direzione Regionale per i Beni culturali e Paesaggistici del Lazio”. A dichiararlo sono i 5 consiglieri comunali (PD) di Ciampino  dopo le ultime determinazioni  in merito al Portale seicentesco e le Mura dei Francesi. “Siamo convinti e consci – continuano Giglio, Fiorini, Pazienza, Sudano e Muzi – che abbia lavorato nell’esclusivo interesse tutelato dall’art. 9 della nostra Costituzione a cui è preposto”.

“Crediamo che questo sia il momento di  trovare soluzioni veloci ed efficaci, e il nostro compito è quello di favorire questa strada, evitando di innescare conflitti inutili tra Istituzioni.  Le scoperte archeologiche e il complesso ambientale dove sorgono – incalzano i consiglieri – sono un’opportunità per tutto il nostro territorio. Un’opportunità che ci permette di sviluppare quel senso di appartenenza e di acquisire quel prestigio che manca al nostro, ma soprattutto può ben rappresentare  l’inizio di una nuova visione della città”.

“Crediamo che – continuano i dissidenti democratici – allo stato delle cose –  la strada maestra per contemperare gli interessi di soci ad acquistare una casa con la tutela del paesaggio e dei beni archeologici debba passare attraverso un tavolo di concertazione più volte auspicato che favorisca nel minor tempo possibile il trasferimento della zona 167 in altra zona del territorio. Nel bene di tutti i soggetti interessati in questa vicenda, siamo certi che l’unica via da non intraprendere sia quella di atti di forza manifestati tramite organi di stampa e tantomeno la strada giudiziaria”..

“Siamo certi – concludono i cinque – che con il contributo di tutti a livello locale e regionale si potranno trovare soluzioni a garanzia dei soci delle cooperative e di tutto il territorio”.