Andreassi fa chiarezza sulla raccolta degli abiti usati

Andreassi sottolinea come ad Albano si vada verso cassonetti anti intrusione e fornitura di abiti usati a cittadini bisognosi

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Nelle ultime settimane sono pervenute numerose segnalazioni da parte di cittadini, giunte in vario modo all’Amministrazione Comunale, in merito a prelievi indebiti, da parte di individui non ancora identificati, di abiti usati all’interno dei cassonetti forniti per l’apposita racconta da Humana People to People. Il consigliere comunale con delega ai rifiuti Luca Andreassi fa chiarezza su quanto accaduto indicando alcuni provvedimenti che l’Amministrazione Comunale prenderà nelle prossime settimane per efficentare il servizio: “E’ da qualche giorno che tra segnalazioni, post e commenti su Facebook si sta affrontando la questione relativa alla raccolta degli abiti usati, servizio svolto, come noto da parte di Humana People to People. Le finalità sociali di tali servizio sono tali – sottolinea Andreassi –  che non credo sia giusto abbandonarsi ad affermazioni superficiali. Provo a fare una ragionamento complessivo. Che Albano sia al secondo posto nazionale e che si sia arrivati a circa 5 kg/procapite anno di vestiti usati raccolti è noto e ne siamo orgogliosi. Cosi come sappiamo che tutte le azioni ed i progetti, in Africa come ad Albano Laziale, di Humana sono certificati. Ulteriore motivo di orgoglio. Ci sono però un paio di problemi che devono essere affrontati con senso di responsabilità senza correre il rischio di disperdere tutto quello che di buono è stato fatto. Ormai da un anno tutto il territorio di Albano Laziale effettua il porta a porta. C’è purtroppo ancora qualche sacca di resistenza che lo rifiuta e, siccome il contenitore giallo è simile ai vecchi cassonetti, si sente autorizzato a lasciare nei pressi la propria immondizia. I contenitori di Humana sono spesso oggetto di attenzione da parte di persone che tentano di estrarre i vestiti in essi contenuti. Spesso lasciando una situazione di sporcizia intorno. E qui ci tengo a sottolineare come sia fondamentale distinguere le situazioni. Perchè in alcuni casi si tratta davvero di persone bisognose. Tacciarli superficialmente come “incivili” ci rende molto più simili a delle bestie che a degli esseri umani. Veniamo alle soluzioni possibili. Per il primo caso con il tempo cercheremo di organizzare delle isole ecologiche in cui concentrare i contenitori superstiti che abbiamo sul territorio (abiti, oli, pile, farmaci). Creando magari delle aree ben tenute possibilmente anche videosorvegliate. Per il secondo caso stiamo procedendo alla sostituzione di quei contenitori che non sono antintrusione con altri che invece lo sono. In questo modo gli incivili o comunque chi pensa di rubare vestiti per rivenderli, è tagliato fuori. D’accordo con Humana poi, è stata comunicata all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Albano Laziale oltre che all’Ufficio Ambiente la disponibilità da parte di Humana stessa a fornire indumenti qualora qualche cittadino indigente ne abbia necessità. Tali indumenti verranno poi consegnati all’Ufficio dei Servizi Sociali che provvederà poi alla distribuzione. Quest’ultima iniziativa – conclude Luca Andreassi è quella a cui personalmente tengo di più”.