Antrace ai confini di Grottaferrata

Il Sindaco Andreotti rassicura i cittadini sul caso antrace

0
1130
andreotti
Luciano Andreotti Sindaco di Grottaferrata

“Non c’è pericolo imminente di contagio e l’area interdetta è centinaia di volte più grande del necessario. Se non ci saranno altri casi la vicenda si chiuderà in breve”.

Con queste parole il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti interviene all’indomani dell’ordinanza di interdizione di un’area ai confini del territorio comunale grottaferratese emessa in seguito all’individuazione della presenza del batterio “bacillus anthracis” a causa di cui si è verificata nei giorni scorsi la morte di alcuni bovini.

Andreotti è da ieri in costante contatto con il direttore della prevenzione Asl Rm6 Mariano Sigismondi.

Nella mattinata di oggi il primo cittadino ha ispezionato tutta l’area abitata a ridosso della via Tuscolana interessata dall’ordinanza di interdizione per parlare con gli abitanti e rassicurarli.

“Non appena ho ricevuto la comunicazione da parte della Asl – spiega il sindaco –  ho convocato una riunione interna con tutti gli uffici comunali. Da ciò è scaturita l’ordinanza e la stampa di manifesti collocati agli ingressi dell’area interdetta. Nei primi contatti con i vertici Asl ho anche informato il dirigente che la vasta area da loro limitata poteva includere anche confini di altre amministrazioni e che quindi sarebbe stato opportuno dare comunicazione anche a loro e di mio mi sono messo in contatto con i colleghi sindaci delle cittadine limitrofe. Ciò mi è sembrato opportuno in quanto la parte alta del Tuscolo sul versante della Tuscolana è accessibile anche dagli altri comuni. E anche a loro così come alle forze di pubblica sicurezza e alla Procura della Repubblica competente ho inviato copia dell’ordinanza”.

“Nella giornata di lunedì – conclude il sindaco Andreotti – contiamo di ricevere ulteriori informazioni sulla situazione sanitaria nell’area che comunque è assolutamente circoscritta e sin d’ora, anche grazie alle mutate condizioni meteorologiche, non presenta rischi tali da giustificare un allarme maggiore rispetto ai doverosi e tempestivi provvedimenti intrapresi”.