Appia Antica entra a far parte dei siti Unesco

Le reazioni dopo l'iscrizione dell'Appia Antica tra i siti Unesco

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Appia Antica, limite comunale tra Ciampino e Marino

Le reazioni dopo l’iscrizione dell’Appia Antica tra i siti Unesco

APPIA ANTICA, BONAFONI (PD): GIORNO DI FESTA PER INSERIMENTO NEL PATRIMONIO UNESCO

“L’iscrizione dell’Appia Antica tra i siti UNESCO è veramente una bellissima notizia, che riconosce la straordinarietà di un’opera ingegneristica, che nei secoli ha saputo creare un legame straordinario tra ambienti, comunità, culture.

Complimenti a quanti hanno lavorato per questo risultato, coinvolgendo diverse Regioni, istituzioni cittadine e comunità dal Lazio alla Puglia.

Con uno spirito simile, nel 2018 il Consiglio regionale approvò una proposta di legge che portava la mia firma, per l’ampliamento del Parco dell’Appia Antica, frutto di uno straordinario lavoro che anche in quel caso seppe coinvolgere associazioni, comitati, comunità.

Sono certa che la scelta effettuata oggi dall’UNESCO sia un riconoscimento importante per l’Appia Antica ma anche il punto di partenza per nuove iniziative, capaci non solo di preservare questo bene comune, ma anche di valorizzarne la straordinaria originalità e rilevanza”.

Così in una nota Marta Bonafoni, consigliera regionale del Lazio per il Partito Democratico.

La Rete Associativa per la valorizzazione dell’Appia Antica ai Castelli Romani festeggia la Regina Viarum Patrimonio dell’Unesco il 2 agosto a Velletri

Il 3 luglio scorso, cinque organizzazioni culturali di volontariato, che da anni sono impegnate sul territorio (l’Archeoclub Aricino Nemorense, il Gruppo Archeologico Veliterno, l’AC Il flauto magico, Italia Nostra Castelli Romani e la II Legione Partica Severiana) si sono unite in Rete associativa in previsione dell’imminente iscrizione della Regina Viarum nel patrimonio culturale UNESCO, il che è avvenuto il 26 luglio.

Le cinque Associazioni intendono costituirsi in un Comitato che potrà essere allargato ad altre realtà associative avente come fine la valorizzazione dell’Appia Antica dei Castelli Romani attraverso azioni consistenti in eventi quali: passeggiate spettacolari, rievocazioni, pubblicazioni scientifiche, incontri con le scuole, corsi, monitoraggio dei monumenti, valorizzazione delle aree archeologiche, cura dei siti e del paesaggio, e quant’altro possa essere utile allo scopo.

Le Associazioni ora in Rete, che presto saranno raggiunte da altre dei territori che vanno da Marino a Terracina, si richiamano alla Convenzione di Faro (approvata dal Consiglio d’Europa nel 2005 e ratificata dall’Italia il 23 settembre 2020): si tratta della Convenzione quadro sul valore dell’eredità culturale per la società, la quale invoca espressamente “una sinergia di competenze fra tutti gli attori pubblici, istituzionali e privati coinvolti” e impegna le Istituzioni (Stato, Soprintendenze, Regioni, Comuni) a “rispettare e incoraggiare iniziative volontarie che integrino i ruoli delle autorità pubbliche” e a “riconoscere il ruolo delle organizzazioni di volontariato, sia come partner nelle attività, sia come portatori di critica costruttiva nei confronti delle politiche per l’eredità culturale”.

Il prossimo 2 agosto la Rete si presenta ufficialmente e festeggia la proclamazione Unesco dell’Appia Antica a patrimonio culturale dell’Umanità con un evento a Velletri in un sito molto suggestivo anch’esso da proteggere e salvaguardare (l’ex chiesa di S. Francesco in vicolo S. Francesco, 5) con inizio alle ore 18.00, cui sono invitati cittadini, associazioni, stampa e autorità pubbliche dei Castelli Romani. La manifestazione si concluderà con una prova concreta del ruolo che da 24 secoli la Via Appia ha avuto: di essere una strada che attraversa e collega tante culture. Prendendo lo spunto dalla celebre Satira in cui il poeta Orazio descrive il suo viaggio da Roma a Brindisi, metteremo in scena tre episodi: il caos dei burini a Forum Appii (una specie di illustrazione del piccolo mondo laziale del contado e dei servizi), l’atellana di Sarmento e Chichirro a Caudium (cultura osca dei Sanniti) e il ballo del Ciclope (annuncio della cultura greca), le Attideia di Gnatia (cultura messapica sommersa dal mondo greco, di cui è ancora vivido esempio la tarantola).

Appia Antica, Ambrogiani(Pd): “Patrimonio Unesco è vittoria comunità, anche marinese”

“Il Partito Democratico di Marino (circolo Bruno Astorre) intende esprimere tutta la propria felicità e tutta la propria soddisfazione per l’entrata della Appia Antica tra i siti del Patrimonio mondiale dell’Unesco: siamo di fronte a un grande successo istituzionale, ma sopratutto un risultato storico dal punto di vista sociale e antropologico, che riconosce il valore di quella parte di comunità – inclusi noi – che ormai da anni sollecitava questo storico riconoscimento per la splendida Regina Viarum. Insomma, finalmente il sogno di Antonio Cederna si avvera: un percorso, ci teniamo a ricordarlo, avviato dall’ex ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel 2022 e che ci ha visto sempre grandi sostenitori. Cogliamo dunque con gioia l’occasione per ringraziare tutti i comitati che nel corso degli anni si sono impegnati per la riqualificazione e la valorizzazione dell’Appia Antica, che per un importante tratto corre lungo il territorio di Marino. In particolare, un plauso va rivolto al circolo Legambiente “Il Riccio” del Presidente Mirco Laurenti, per il quotidiano impegno a tutela della Regina Viarum, un azione davvero preziosa e fondamentale per la tutta nostra Comunità. La dimostrazione che non bisogna mai arrendersi a tutela del nostro immenso patrimonio storico-archeologico”.

Così, in una nota stampa, Sergio Ambrogiani, segretario cittadino Pd Marino circolo Bruno Astorre

Via Appia è il 60° sito italiano riconosciuto dall’Unesco. Sanna-Biolghini: “Un risultato fondamentale per la riqualificazione dei territori. Ci coordineremo con il Ministero Cultura per riportare i tratti esclusi all’interno dell’alveo dei beni patrimonio dell’Umanità”

A più di un anno dalla sottoscrizione del Protocollo d’intesa per il progetto promosso da Ministero della Cultura e finanziato con le risorse PNRR, il sito “Via Appia. Regina Viarum” entra nel Patrimonio mondiale dell’umanità: l’iscrizione nella lista Unesco è stata deliberata nella 46esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi.

“Un risultato ottenuto grazie alla collaborazione interistiuzionale fra Ministero della Cultura, Regioni, Città metropolitane, Province, Comuni e Parchi archeologici toccati dal tracciato della strada consolare, circa 900 km da Roma a Brindisi. Anche in questo caso, l’attenzione di Città metropolitana a tutte le opportunità di finanziamento PNRR per lo sviluppo a 360 gradi del territorio, secondo le linee indicate dal Sindaco Gualtieri, ha permesso di ottenere un risultato importantissimo.  La strada consolare rappresenta un fenomeno non solo culturale, ma geografico e politico di eccezionale importanza, della cui valorizzazione beneficeranno i territori coinvolti ai fini dello sviluppo complessivo e della riqualificazione urbana e paesaggistica. Sono stati esclusi dal riconoscimento alcuni dei tratti compresi nel tracciato: la Via Appia sul tratturo tarantino, la Via Appia dal 14° al 24° miglio, con la diramazione per Lanuvium e la Via Appia nella Pianura Pontina, con la diramazione per Norba. Si tratta di tratti che toccano i Comuni metropolitani di Genzano, Lanuvio e Velletri. La Città metropolitana di Roma Capitale si coordinerà con il Ministero per riportare i tratti esclusi all’interno dell’alveo dei beni patrimonio della Umanità”.

Lo dichiarano in una nota il Vicesindaco di Città metropolitana di Roma Capitale, Pierluigi Sanna e Tiziana Biolghini, Consigliera metropolitana delegata a Cultura, Pari Opportunità e Politicche Sociali.

L’Appia è patrimonio UNESCO, ma viene escluso il tratto da Genzano di Roma a Terracina. Il Sindaco Cascella: “Grave mancanza”

L’Appia Antica è patrimonio dell’Unesco: a decretarlo è stato il Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, che si è riunito nella 46esima sessione presso New Delhi, ma viene escluso il tracciato che passa per i comuni di Genzano, Nemi, Lanuvio e Velletri. Esclusi anche i comuni della pianura Pontina, quali Cisterna di Latina, Norma, Sezze, Sermoneta, Pontinia e Terracina.
In merito interviene il Sindaco di Velletri, Ascanio Cascella, che profondamente dispiaciuto di questa scelta è deciso, di concerto con gli altri sindaci interessati ed il Ministero, a fare tutto il necessario per porre rimedio a tale mancanza.
“L’esclusione di una parte del tracciato dell’Appia Antica dalla dichiarazione di patrimonio dell’UNESCO è una scelta scellerata di chi, evidentemente, la storia non la conosce in quanto la Regina Viarum va considerata quale unicum e non come una serie di segmenti. Quindi, questa scelta denota una grande mancanza alla quale, sicuramente, il Governo saprà porre rimedio in tempi brevi. Una scelta che è inaccettabile per Velletri e, immagino, per tutti i Comuni coinvolti. Sarà mia cura e mio compito intraprendere ogni iniziativa possibile per vedere restituita la dignità dell’Appia Antica e del tratto che interessa la città di Velletri”. – Ha commentato il Primo Cittadino – “In ogni caso, questo riconoscimento è un passaggio fondamentale per la nostra regione in previsione del prossimo Giubileo, in quanto darà un’importante spinta al turismo e sono certo che i comuni al momento esclusi saranno comunque sostenuti nei progetti che porteranno avanti”. – Ha concluso.

Appia Antica: Mattia-La Penna (Pd), Regione Lazio si attivi su tratti esclusi

Depositata una mozione in Consiglio regionale del Lazio

“La Regione Lazio si faccia parte attiva presso gli organi competenti per una revisione della decisione del Comitato del Patrimonio Mondiale che includa nel riconoscimento del sito ‘Via Appia – Regina viarum’ anche i tratti temporaneamente esclusi che interessano il territorio dei Castelli Romani, con i comuni di Lanuvio, Velletri, Nemi e Genzano, e della provincia di Latina, con i comuni di Cisterna, Latina, Norma, Sermoneta, Sezze, Pontinia e Terracina”. Questo, in sintesi, il contenuto di una mozione a firma dei consiglieri regionali Pd del Lazio, Eleonora Mattia e Salvatore La Penna, depositata alla Pisana.
“Tale esclusione è stata decisa su indicazione del Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti (ICOMOS), organizzazione non governativa associata all’UNESCO, nonché suo organo consultivo per la revisione delle candidature, e non risulta essere definitiva, essendo possibile da parte del Governo italiano avviare l’iter per la revisione della decisione al fine di ottenere il reinserimento di queste zone – spiegano i consiglieri dem – Visto che è interesse non solo dei Comuni menzionati ma di tutta la Regione Lazio, sia dal punto di vista turistico che culturale, che il tracciato dell’Appia antica sia riconosciuto patrimonio dell’Unesco in modo integrale e come un unicum, e non spezzettato sulla base di considerazioni errate, se si vuole raccontare e valorizzare in modo completo e corretto la storia e la qualità archeologica della Regina Viarum, ci appelliamo a tutte le forze politiche affinché sostengano questa mozione per impegnare la Giunta Rocca a promuovere presso il Governo Meloni e le sedi competenti l’inclusione dei tratti attualmente esclusi”, concludono Mattia e La Penna.